mercoledì 18 aprile 2012

La pasta e fagioli di Nonna Dina

Va da sè che ogni ricetta nasconda una storia. Il bello di cucinare in fondo è proprio quello no? Ricreare profumi e sapori che ci portano immediatamente in qualche altro posto, nello spazio e nel tempo. La pasta e fagioli di mia nonna a me riporta alla mente quelle domeniche di novembre, piovose, grigie, le tovaglie a quadri del nostro ristorante, le famiglie riunite attorno a quei tavoli, chè quando ero piccola io si usava andare al ristorante tutti insieme la domenica, un tavolino basso in un angolo della cucina, piena di vapore e di ordinazioni e una bambina con le treccine, seduta a quel tavolo con la sua seggiolina e un piatto di pasta e fagioli fumante davanti. A volte mia mamma si sedeva accanto a me, a volte se c'era da fare mi lanciava uno sguardo o un sorriso mentre aiutava mio padre. Invece mia nonna Dina, la "cuoca", quella che si alzava alle 6 e si riposava solo un'ora il pomeriggio (perchè poi bisognava preparare la cena), quella che non metteva mai piede in sala, quella che non si sarebbe mai fatta vedere da nessuno con la cuffia e il grembiule ("mica come questi sceffe moderni che pare che manco la fanno loro! Che so sempre a chiacchiera da un tavolo all'altro...") non mancava MAI e dico MAI di dire "fatela assaggiare alla figliola la pasta e fagioli, se è buona per lei, va bene per tutti!" inutile dire che la "figliola" (in toscano bambina...) ero io. Perchè lei era così, convinta che io fossi una buongustaia, convinta che riconoscessi anche una spezia in più o un granello di pepe in meno e aveva ragione. Perchè a me di quelle paste e fagioli è rimasto stampato nei sensi l'odore, il sapore, il colore, la consistenza, così come tutte le altre prelibatezze che cucinava mia nonna. E l'altra sera quando ho visto Caterina mangiare la pasta e fagioli con la stessa gioia che avevo io, fermandosi a gustarla e annusarla ho avuto la certezza di aver fatto un buon lavoro... ma bando alle ciance, ecco la ricetta (scusate non ho dosi precise, io so di quelle che fa a occhio, non mi odiate :)):

Pasta e Fagioli, la ricetta...

Innanzitutto i fagioli, a me piacciono i cannellini per la pasta e fagioli ma anche un misto borlotti e cannellini va benone, l'importante è che siano lessati da voi, lo so ci vuole una vita però so più buoni e poi ci serve l'acqua per cuocere la pasta.
Poi ci vuole uno spicchio d'aglio, una patata o più dipende da quanti siete (in genere una patata di medie dimensioni va bene per 2 persone) e il "soffritto" come lo chiama mia nonna e cioè un trito di cipolla, carota e sedano che lei mette praticamente ovunque. Un cucchiaio di salsa di pomodoro e rosmarino. Ah e ovviamente i "fischietti" cioè il formato di pasta da "pasta e fagioli".
Considerato di aver già lessato i fagioli un po' al dente, in abbondante acqua (leggermente salata, io salo tutto a ultimo...) mettete in un tegame o pentola a pressione un filo d'olio e l'aglio, quando l'aglio comincia a dorarsi lo tolgo e metto il soffritto e la patata a tocchetti, sfumo con l'acqua dei fagioli (io non amo molto il vino bianco...) quando riprende bollore metto la salsa di pomodoro che deve essere poca giusto per dare colore e i fagioli con un po' della loro acqua ma non tutta! Chiudo la pentola a pressione e cuocio giusto il tempo di ammorbidire la patata e i fagioli (5 minuti circa), con la pentola normale forse ci vorrà 15 minuti, non molto comunque. Quando apro la pentola assaggio e aggiusto di sale, poi prendo una parte della pasta e fagioli e la frullo col minipimer riducendola a crema e la rimischio con quella a pezzi. Dopodichè cuocio la pasta nell'acqua dei fagioli, se è troppo sciocca la ri-salo e quando è al dente la scolo un po' e la butto nella pentola per finire la cottura e far insaporire, a questo punto metto anche il rosmarino che dà il caratteristico odore. (Se piace anche il peperoncino ci sta, ma noi per ovvi motivi l'abbiamo bandito dalle preparazioni, mettiamo un po' di olio piccante fatto in casa a crudo direttamente nei nostri piatti).
Fine. Pare laboriosa ma in realtà è semplice e soprattutto è a prova d'errore infatti separando tutte le cotture non si rischia di avere fagioli crudi e pasta scotta e si può farla anche in più riprese, che con i tempi stretti e i bimbi urlanti non è cosa di poco conto.
Adesso vorrei avere una di quelle belle foto di un piatto fumante da postare ma l'altra sera non ho fatto proprio a tempo... Comunque buon segno no!    

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