venerdì 21 dicembre 2012

F come Fiaccole!

Da un'idea de "La solita mamma" ho deciso di cimentarmi anch'io nell'alfabeto fotografico che oltre che un'occasione per uscire macchinetta fotografica alla mano, offre dei bellissimi spunti per parlare del posto in cui vivo e con cui ho un rapporto di amore-odio.


F come Fiaccole! Mi perdonerete per la foto (ci vuole un po' di Fantasia :D :D) ma la F non poteva, cadendo in questo periodo, che essere la F di Fiaccole. Per gli abitanti di Abbadia San Salvatore questa non è una festa qualsiasi è: La Festa. Come potete leggere su Wikipedia è una tradizione antichissima che ha le sue origini nel periodo successivo alla costruzione del monastero di Abbadia (742 D.C.). Le fiaccole altro non sono che cataste di legna alte circa 3m che vengono accese la sera della vigilia di Natale e bruciano per tutta la notte, la "nostra" leggenda narra che venissero costruite per permettere agli abitanti della valle e di tutta la zona di avere il cammino illuminato per arrivare fino alla chiesa ed assistere alla messa e poi festeggiare intorno al fuoco per tutta la notte. Al di là della leggenda io adoro questa festa perchè è una delle poche tradizioni che si tramanda di padre in figlio, ogni via, rione, famiglia, a seconda delle possibilità economica e di tempo, costruisce la sua fiaccola, più grande, più piccola, più alta o più bassa, ognuna è diversa, ognuna costruita in tempi diversi, c'è chi la costruisce l'8 dicembre, chi il giorno della vigilia, chi ogni sera un po' all'uscita da lavoro, le fiaccole prendono la forma e le abitudini delle persone del paese. Accanto alle fiaccole vengono poi costruite le capanne che serviranno come luogo di ristoro per i "cantori", eh si perchè intorno ad ogni fiaccola si intonano i canti tipici del Natale e quelli della tradizione in dialetto, ristoro a base di vino caldo, biscotti con gli anici e qualche dolcetto, tutto rigorosamente fatto in casa e tutto rigorosamente a offerta (preparate gli spiccioli!). Per noi la Vigilia di Natale è questa, da sempre, niente cenoni ma cena a base di tagliatini con i ceci e poi via! A fare il giro delle Fiaccole con gli amici, per cantare, bere e farsi gli auguri, e una volta passata la mezzanotte (e quindi conclusa la vigilia), quando dalle fiaccole cominciano a cadere le braci... salsiccia alla brace e pancetta per tutti! Per festeggiare degnamente il Natale! Vi ho invogliato? Ancora no? E allora guardate queste foto fatte da un mio amico, lupo di mare e scettico alle tradizioni ;) che oggi festeggia il suo compleanno! Auguri!




giovedì 20 dicembre 2012

Il concerto della materna - The day after

E quindi ieri sera era la grande serata. Ieri abbiamo fatto le cose a modino:
- preparata la gonnellina jeans e la maglietta bianca (Dio benedica Zara online e la loro velocità di spedizione, amen)
- sistemato cappellino da Babbo Natale che era un po' grande
- prelevata la PiccolaPeste dalla materna alle ore 13:45 per farle fare il riposino, sennò col cavolo che stava sveglia per il concerto
- fatto cena alle 19 stecchite sennò non si faceva a tempo a prepararci per le 20:15 ora di consegna dei pargoli alle maestre sul retro del teatro
- dalle ore 20:15 alle ore 20:50 in fila ammassati di fronte all'ingresso del teatro a -2° per accaparrarsi dei posti decenti da cui almeno riuscire a riconoscere Caterina in mezzo a 150 ragazzini vestiti tutti uguali
E finalmente.... si apre il sipario....
Ecco, potrei dire tante cose, partire dal fatto che non si può far fare un concerto di un'ora alle 21 di sera a dei bimbi di tre anni. Potrei dire che gli intermezzi cantati dalla corale non facevano che allungare la loro agonia. Potrei dire queste e altre cose che solo un genitore preoccupato per il suo bambino può notare in una serata del genere, in realtà... Beh... in realtà c'è da dire una cosa sola: che il lavoro dei bambini e delle maestre è stato encomiabile. Che vi devo dire, a me vederli lì, tutti seduti composti (o quasi...) a cantare le canzoni di Natale con quelle vocine ine ine, mi viene la lacrimuccia :)
e poi gli stacchetti preparati con i bambini più grandi, l'ingresso a sorpresa di Babbo Natale, che ha creato non poco scompiglio :D
Insomma, alla fine, nonostante la PiccolaPeste si sia pocciata prima tutte le dita di entrambe le mani per poi passare all'avanbraccio dal gran sonno (io il ciuccio mi sa che non glielo tolgo...), nonostante l'attesa per la riconsegna del pargolo che, giustamente, è avvenuta a sipario chiuso e uno alla volta, insomma nonostante tutto, è stato molto bello e non solo per noi ma anche per loro che, almeno a detta della PiccolaPeste, si sono divertiti tantissimo, non solo ieri sera ma per tutta la durata del progetto, come lo ha giustamente definito la maestra. Questo per loro è stato un vero e proprio progetto che li ha tenuti occupati durante questi mesi, che gli ha insegnato non solo le canzoni o i balletti, ma anche a stare insieme, a rispettarsi, a fare squadra, a sentire un po' dell'atmosfera e dell'emozione del Natale, tutte cose che aiutano a crescere.

mercoledì 19 dicembre 2012

Quando si dice la soddisfazione! Cose da fare in un'ora scarsa senza pupa :)

Ebbene, per chi se lo stesse chiedendo, la prova generale del concerto natalizio della PiccolaPeste, quella dedicata ai nonni, è andata alla grande! Nonno Mattia ha riferito che la Peste ha, nell'ordine:
1. salutato il pubblico ad ogni cambio di canzone o applauso come un'attrice compassata
2. tolto la vita al povero Zulio (Giulio, il suo amico del cuore...) per tutto il concerto cercando di prenderlo per mano e spintonandolo (spero nel tentativo di tenerlo sveglio, si sa che Giulio è un gran dormiglione :))
3. cantato, cantato, cantato, tanto che la sua vocina si riconosceva in mezzo a quelle di tutti gli altri e la cosa non mi stupisce per niente dato che a casa fa esattamente la stessa cosa...
Detto ciò. Alle ore 17:20 di ieri ci siamo trovati io e il Prof, senza PiccolaPeste, con i negozi a disposizione, semi vuoti (perchè il concerto di natale tra nonni e zii riempie tutto il teatro) ed un'unica idea in testa: finire i regali di Natale IN PACE!!!!!!!! E ce l'abbiamo fatta :)
Non potete capire che soddisfazione!!! Credo sia il primo Natale da quando c'è Caterina che non mi ritrovo a girare come una scema il giorno della vigilia spuntando nomi da un foglietto, per poi ritrovarmi a fare delle figure di m...a con chi, con amore, ha pensato a mia figlia mentre io non trovando il regalo adatto ho dato la colpa a BabboNatale, la Befana e internet e mi sono presentata dopo 10 giorni, col regalo giusto eh, ma sempre dopo 10 giorni!
Il fatto è che io sono una purista del regalo e il regalo tanto per fare o fatto di fretta a me non piace, mettiamoci poi che a Natale faccio regali solo ai bambini e che ogni regalo dev'essere adatto a chi lo riceverà e possibilmente dev'essere quello richiesto e desiderato che... insomma, l'impresa è ardua credete a me. E invece ieri è filato tutto liscio, soddisfazione!
Adesso ho un sacco di pacchetti che come una piccola BabbA Natale consegnerò nei prossimi giorni ai genitori dei piccoli sperando che la mattina di Natale un po' di sbrilluccichìo di occhi vada anche ai miei regalini :)
E adesso ho un quesito un po' strambo ma fondamentale, qui da noi c'è il servizio babbo natale a domicilio, tu telefoni, porti i regali e un tizio vestito da babbo natale te li porta a casa la mattina di natale, detto ciò, fino a qualche giorno fa mi sembrava una buona idea telefonare per farlo venire anche perchè la PetitPeste aha deciso di dare il ciuccio a babbo natale e quindi magari vedendolo di persona è più facile, ma poi... poi sono stata assalita da dubbi di natura "romantica" diciamo così, del tipo: e se sgama che è finto? Tipo vuole vedere mentre si allontana con la slitta e questo c'ha la panda posteggiata sotto casa? Oppure se si impaurisce e allora il ciuccio col cacchio che glielo da oppure glielo da perchè intimorita e poi lo rivuole e giù pianti?
Non è forse meglio la versione romantica dove lei lega il ciuccio all'albero e babbo Natale la notte prende il ciuccio e lascia il dono?

martedì 18 dicembre 2012

Il delirio... ovvero "Il concerto di Natale della materna"

Sono mesi che se ne parla... alle riunioni... nei capannelli fuori scuola...

Settimane che la PiccolaPeste gira per casa cantando "gingol bell gingol bell gingol o du weilsss! una vai in istubai..." (sì l'inglese non è proprio il suo forte :))

Giorni, in cui veniamo bersagliati da biglietti criptici lasciati nelle mani e nelle tasche dei nostri figli dalle maestre "il giorno x alle ore y prova straordinaria col maestro S, i bambini che escono alle 12 devono rientrare alle 14, i bambini che prendono il pulmino alle 15 dovranno farsi venire a prendere dai genitori alle 16" i bambini con i capelli neri e gli occhi verdi si avvieranno a piedi con una mappa sulla mano destra... robe così...
"per la prova generale i genitori dovranno portare i bambini alla porta laterale del teatro alle 1630, la prova sarà aperta solo ai nonni (?) i biglietti sono in vendita da ieri (ergo: so finiti...)" CAAAAZZZ.....!!!
"la sera del concerto i bambini dovranno essere vestiti nel seguente modo: maglietta bianca e jeans (FIIIUUUU!!!) i maschi ('AZZ!) maglietta bianca e gonna jeans le femmine" gonna jeans?????? A dicembre????? Ma che è uno scherzo? E dove la trovo io una gonna jeans in tre giorni a dicembre? (L'idea l'ha avuta senz'altro quella str... che manda sempre la figlia a scuola come a una sfilata di Cavalli, gli venisse.... Grrrr!)

Ore trepidanti, stamani, in attesa della prova generale di oggi pomeriggio per i nonni...
- Meliiiiiiiii!!! Ma la gonna l'hai trovata
- No
- E come facciamo????
- Calma Prof... è la prova! Ho ancora un giorno per trovarla... (e non ci riuscirò... ah ehm...)
- Mamma mi vieni a plende te oggi?
- No tesoro mi sa che viene bab..
- Io! Io! Cate viene babbo!!! Ti accompagno fino al palco eh... non ti lascio... tranquilla!
- Prof non sei te che canti, sul palco ci saranno le maestre e i suoi amici
- Io non la mollo lì da sola.
- Ooookkeeeei....
- Mamma ma te vieni a concelto?
- Certo amore, esco da lavoro e vengo...
Insomma qui è il delirio. Il Prof è più agitato di lei. Lei intanto per protesta o perchè è fatta così, mia figlia al delirio reagisce con calma zen estraniandosi, ha preso la sua chitarra giocattolo e ha cominciato a cantare "Boooooooln tu bi waaaaaaaaaild"

mercoledì 5 dicembre 2012

O Forse...

Non c'è verso, a me il blog de "La solita mamma" ispira un sacco. Come questo sulle parole, è vero, ci sono parole adatte al momento, parole che ci rappresentano, parole che ci fanno venire subito il sorriso e altre che ci scivolano dolci sulla lingua come il gelato all'amarena. Io per esempio ho sempre amato la parola energia, è una parola che mi mette di buonumore, una di quelle che arricciano gli angoli della bocca e collegano le sinapsi, è una parola che per me è come una scossa... Energia. La dico e mi viene voglia di muovermi, correre, ballare, saltare e ridere, su di me ha un vero effetto terapeutico!
Un'altra parola che da sempre mi mette in pace con me stessa e mi fa venire i brividi per dove mi può portare è libertà,  libertà è un volo senza paracadute, aprire le ali e seguire le correnti, libertà è una di quelle parole che non si può dire spesso, perchè provoca una vertigine, perchè è desiderio ma anche paura, è voglia di rompere gli schemi e paura di non poter vivere senza di questi, è una parola che mette a dura prova!
Beh... indubbiamente questi sono dei paroloni :) ultimamente invece c'è una parola molto semplice ma che mi piace tantissimo, forse perchè la ricollego sempre alla mia piccolina che ne fa un grande uso, ed è forse anzi nell'accezione PiccolaPeste o forse. Lei la usa continuamente e mi piace perchè mi dà proprio l'idea dell'incertezza, della scoperta "mamma sarà un lupo? o forse è un orso? o forse...", delle sue mille domande e mille scoperte, come quando mi dice "mamma a me piace il viola... o forse il giallo... o forse il verde..." e vorrei dirle che questa sua indecisione è bellissima, libera dalle certezze degli adulti e dalle limitazioni della vita, vorrei dirle di non dimenticare mai i suoi "o forse" perchè è bello lasciarsi tutte le strade aperte "mamma io vorrei fare la ballerina... o forse la dottoressa... o forse la principessa", è bello cambiare idea, è bello svegliarsi la mattina e poter dire "Io sono così... o forse potrei anche essere così" basta volerlo o forse... anche solo pensarlo :)

lunedì 3 dicembre 2012

E come Emozione!

Da un'idea de "La solita mamma" ho deciso di cimentarmi anch'io nell'alfabeto fotografico che oltre che un'occasione per uscire macchinetta fotografica alla mano, offre dei bellissimi spunti per parlare del posto in cui vivo e con cui ho un rapporto di amore-odio.


Lettera E come Emozione! Quell'emozione unica che solo la prima nevicata sa darti! Aprire gli occhi e non sentire nessun rumore solo qualcosa di molto attutito in lontananza, alzarsi dal letto e piano piano con i piedi scalzi su un pavimento freddissimo avvicinarsi alla finestra con un misto di gioia (sarà davvero nevicato?) e preoccupazione (oddio quanta ne avrà fatta?) e scoprire che Sììììììì!!!!! La prima neve della stagione è arrivata! E come da piccola emozionarsi di fronte a quel manto bianco che tutto copre, che tutto rende così meravigliosamente Natalizio! 
Stare in montagna qualche lato positivo ce l'ha devo ammetterlo, specie in questo periodo dell'anno dove sembra di essere veramente a casa di Babbo Natale :)
E a proposito di Babbo Natale, noi sabato abbiamo spedito la letterina, voi a che punto siete? Buon Lunedì!

Più del tuo più (un post più che sconclusionato…)

Da qualche giorno si è instaurata una buffa routine in casa nostra: la PiccolaPeste si sveglia solitamente una decina di minuti prima della sveglia, un orologio biologico veramente invidiabile credetemi, anche perché non fa distinzione tra giorni lavorativi e non… comunque, lei si sveglia e contrariamente alla media mondiale dei bambini NON si alza dal suo lettino MANCOAPAGARLA ma chiama, con voce chiara e ferma, quasi stentorea “Mamma. Mamma. MAAAAAMMAAAA!” al che mi alzo e mi dirigo verso la sua cameretta dove lei seduta sul letto mi aspetta ogni mattina con una pillola di saggezza diversa “Mamma Margarito (il suo deumidificatore ndr) è un pinguino. I pinguini sono uccelli ma non sanno volare”, no mia figlia non è un genio, guarda Diego… “Mamma stasera andiamo a scuola?” (gli avverbi di tempo non sono il nostro forte…) oppure ancora “Mamma ho sognato” “Ah bene amore… cosa?” si guarda intorno “il lampadario” ah… ok… oppure stamattina “Mamma ho sognato” “Davvero amore, cosa?” “il letto” “ah bene… il tuo letto?” “No mamma, il tuo, andiamo nel tuo letto?” ecco in genere finisce che la porto nel lettone e visto che di dormire non se ne parla più allora ci facciamo le coccole. Ora, la PiccolaPeste non è nota in famiglia per la sua affettuosità tutt’altro, dalle nostre parti delle persone come lei si usa dire “è rustica come una rogaia” tanto per dare l’idea, credo che abbia baciato i suoi nonni si e no una decina di volte da quando è nata per dire… però ci sono questi rari momenti in cui si lascia andare senza riserve in cui mi stringe forte e mi strofina il viso sul mio e mi dice “mamma ti voglio bene” che mi sciolgo, letteralmente, e a volte se ne esce con delle espressioni da pisciarsi addosso come l’altra mattina “mamma ti voglio bene più del tuo più” oppure “ti adolo mamma! come uno spuncipunf!” “anch’io ti adoro Cate, ma che è uno spuncipuf?” “Eeeeehhh mamma uno spuncipuf è uno spuncipuf! Come il mio canino che dolme!” AAAhhhh! Chiaro no?! Io ne ho dedotto che: il suo canino che dorme è il peluche con cui si addormenta, quindi uno spuncipuf potrebbe essere un peluche, ergo mi adora come un peluche….. Forse… ma forse anche no… o forse (come mi disse in un’altra perla di saggezza) mi ha preso per il suo cincillà, che poi perché una bimba di tre anni vorrebbe avere un suo cincillà invece di un cane o un gatto? Che c’entri ancora una volta Diego il salva animali?  

mercoledì 21 novembre 2012

D come Dono!

Da un'idea de "La solita mamma" ho deciso di cimentarmi anch'io nell'alfabeto fotografico che oltre che un'occasione per uscire macchinetta fotografica alla mano, offre dei bellissimi spunti per parlare del posto in cui vivo e con cui ho un rapporto di amore-odio o come in questo caso, delle cose che mi stanno a cuore :)



Lettera D come Dono.
In questo periodo, fra il compleanno della PiccolaPeste e l’avvicinarsi del Natale, mi trovo a riflettere sul concetto di Dono che negli ultimi anni per me ha coinciso anche col desiderio di fare del bene, Donare, nel senso più ampio del termine. Donare più tempo alle persone che amo, oltre che a mia figlia e a mio marito, passare più tempo con mio padre, le mie nonne, i miei zii e cugini, che stando lontani non vedo spesso e le mie amiche, che per me sono una seconda famiglia. Donare le cose che non usiamo più o che per un motivo o per l’altro ingombrano le nostre case a chi non ce l’ha, i vestiti che non usiamo ma che sono ancora nuovi, i giochi con cui Caterina non gioca più, i vestiti che non gli stanno, pensate alla gioia di una madre che non può donare un giocattolo a suo figlio e a voi che ne buttereste volentieri una decina. Donare anche i miei soldi, guadagnati sottraendo tempo alla mia famiglia, non per fare regali che andranno ancora una volta a riempire case in cui fortunatamente non manca niente, ma che andranno ad associazioni come SavetheChildren o Unicef solo per citarne due, per portare vaccini, kit antimalaria, coperte e quant’altro a chi non ha niente e poco importa se qualcuno non scarterà un pacchetto se si può evitare a un essere umano di soffrire. Dono è una parola bellissima se se ne fa il giusto uso. 

martedì 20 novembre 2012

PiccolaPesteParty

Sabato abbiamo festeggiato i 3 anni della PiccolaPeste! Da vera primadonna già da una settimana aveva avanzato la pretesa di non avere candeline sulla torta... ma come? Già i problemi dell'età che avanza ti fai? Andiamo bene! Comunque niente candele, era deciso, e allora? Cos'ha partorito la mia mente geniale? Facciamogli una torta a forma di 3!!!!! Un vero genio, grazie...I know. Sono per complicarmi la vita io :)
Anche il Prof, reclutato per tagliare il pan di spagna (perchè lui è quello preciso!), ha avuto parole dolcissssime per la sua adorata metà dalla mente geniale :D  comunque alla fine il risultato è stato questo:


Non è male su! E comunque vada è stata molto apprezzata da grandi e piccini :)


Anche per la tavola la PiccolaPeste ha deciso i colori e scelto tovaglia, tovaglioli, piatti e bicchieri, ovviamente del suo colore preferito! Anzi dei suoi colori preferiti, cioè tutte le gradazioni dal rosso al rosa...



Invece il mega cartoccio di pop corn è opera mia... aehm...
Ed eccola qui la mia "treenne" mentre cerca di attraversare il suo adorato tubo con un palloncino tra le mani...



venerdì 16 novembre 2012

3

3 anni sono passati da quando sei nata. 3 anni di emozioni, pianti, risate, grosse preoccupazioni e grosse soddisfazioni. 3 anni amore mio... e sei grandissima! Eri un frugoletto indifeso e piccolo e adesso sei una bella bambina sorridente e molto autonoma. Sento dentro di me che un capitolo della tua e della mia vita si è concluso, quello in cui scoprivi il mondo attraverso di me, quello in cui avevi bisogno di me per spostarti, per mangiare... Adesso comincia un nuovo capitolo, quello in cui sei pronta ad esplorare il mondo da sola, quello in cui anche io dovrò cambiare prospettiva, non più intorno a te e per te ma accanto a te, dovrò imparare a camminare al tuo fianco, presente ma non invadente, esserci sempre quando avrai bisogno ma saper anche mettermi da parte per far emergere la vera te senza riserve. In questo momento provo la stessa paura e la stessa gioia di quando sei nata, perchè vederti crescere giorno dopo giorno, anno dopo anno, scoperta dopo scoperta, conquista dopo conquista, mi rende viva, mi fa vivere, di nuovo, tutte le emozioni delle "prime volte" nei tuoi occhi e questo è il regalo più bello che tu possa farmi! Tanti Auguri tesoro mio! Buon 3° compleanno :)

giovedì 15 novembre 2012

Una storia...

C'erano una volta due ragazzi, uno viveva sul Monte Amiata e uno in Maremma, si trovavano entrambi al fronte lontani centinaia di Km da casa quando cadde il fascismo e la guerra finì. Tutti abbandonarono i loro reggimenti e in un clima di guerra e di terrore cominciarono il lungo cammino che li avrebbe portati a casa dalle loro famiglie. Per due giorni e due notti i due ragazzi parlarono e camminarono, camminarono e parlarono e quando arrivarono al bivio che li avrebbe condotti ognuno al proprio paese, ognuno alla propria casa, si salutarono con una promessa "restare amici". Perchè chi vive insieme un'esperienza forte come la guerra e un viaggio a piedi senza mai dormire con la paura di essre uccisi e la voglia di tornare a casa, ha il dovere di coltivare la propria amicizia e il dovere di tramandare la propria esperienza. E così fu. I due ragazzi ben presto ebbero due figli, maschi entrambi ed entrambi nati in un'Italia in rinascita, per uno dei ragazzi ci fu anche l'arrivo di un altro figlio. I ragazzi e i loro figli continuarono a vedersi finchè i ragazzi diventarono uomini e i figli diventarono ragazzi. Purtroppo la morte non fu clemente per entrambi e i due uomini morirono giovani ma i loro figli continuarono a frequentarsi e a crescere. Mattia e Generoso, questi i nomi dei due giovani, si sposarono ed ebbero due figli, una femmina, Melissa, per Mattia e un maschio, Silvio, per Generoso, ad un anno di distanza l'una dall'altro. Quando Mattia e Generoso si trovavano i loro figli giocavano insieme, Melissa non vedeva l'ora di andare a trovare il suo amico Silvio perchè stava in campagna e non c'erano nè macchine nè divieti, perchè andavano dagli animali e correvano tra i campi e lungo i filari della vigna. Poi anche Melissa e Silvio sono cresciuti e durante l'adolescenza e gli anni dell'università i loro incontri si sono diradati e le loro avventure di bambini si sono ridotte a qualche sporadico sms, fino al giorno in cui Melissa è diventata mamma, di Caterina, e Silvio con sua moglie e la sua famiglia sono venuti a trovarla e gli hanno dato la notizia "diventerò padre anch'io!". Così a Luglio, a sei mesi dalla nascita di Caterina, è nato Diego, il figlio di Silvio, il nipote di Generoso, il figlio di quel ragazzo che era tornato dal fronte a piedi con Mio nonno. Che dire.... Non ci vedremo spesso ma... Oggi quando me li sono ritrovati a pranzo da mio padre ho sentito qualcosa, come se ci fosse un pezzo di famiglia intorno a quel tavolo e sono stata felice... E ho sperato in cuor mio che Caterina e Diego diventino amici. :)

martedì 13 novembre 2012

In onore di.... Fagioliborlotti!

Oggi voglio dedicare il post ad una persona speciale, lui è un blogger, un camminatore, un "moderno avventuriero" lo definirei, ma soprattutto è un amico, uno che fa piacere avere come amico di quelli che ti ascoltano e se possono sdrammatizzano e se devono ti scuotono, uno che a volte ti manda un pensiero, una mail o una canzone che... è proprio quella giusta! Quella che in quel momento lì ti fa tornare il sorriso. E adesso dopo quest'impresa è anche un'amico di cui essere orgogliosi!
Questo post è dedicato a Andrea che nel mese di Settembre a percorso il cammino di Santiago... e ne è tornato vivo! Anzi più Vivo che mai! Questo è il link e io ve lo consiglio caldamente!

giovedì 8 novembre 2012

C come Colori!

Da un'idea de "La solita mamma" ho deciso di cimentarmi anch'io nell'alfabeto fotografico che oltre che un'occasione per uscire macchinetta fotografica alla mano, offre dei bellissimi spunti per parlare del posto in cui vivo e con cui ho un rapporto di amore-odio :)
Lettera C come Colori d'autunno!


Ammetto che stavolta ci vuole un po' di fantasia per vedere la C ma.... non ho resistito a questo tripudio di colori autunnali :)
Sì perchè i colori dell'autunno in montagna sono bellissimi!!! Gli alberi hanno tutte le sfumature possibili: verde, giallo, arancio, rosso, marroncino, e il cielo... Oh il cielo... ci sono queste giornate fredde e limpide di un cielo azzurro che toglie il fiato, che riempie di pace, di serenità... Sembra quasi che la natura voglia indossare un'ultima volta il suo vestito più bello prima di entrare nella stagione del riposo che è l'inverno.

mercoledì 31 ottobre 2012

Ma quale Halloween… Aridateme l’estate!

Lo so che con questo post mi attirerò le antipatie di quante in questi giorni sono lì ad intagliare zucche e sfornare dita di strega ma io… gnaa posso fa! E non è perché io odi Halloween o chissà per quale mania di supponenza è che a me questo periodo mi deprime. E se da una parte l’inverno mi piace, il Natale lo adoro e adoro tutto ciò che è Natalizio e sa di casa/calore, dall’altra una giornata come quella di oggi in cui piove, piove, piove e ripiove e la luce è invariabile a tutte le ore del giorno beh… a me deprime!
Quindi mi sembra anche la giornata ideale per rispolverare l’ultimo stralcio della “nostra” estate! Così tanto per farmi tornare il sorriso posterò qualche foto della settimana a Minorca…
Eccola qua la nostra piscina! Ma che meraviglia! Eh si… a me Minorca m’è piaciuta proprio tanto! Ha il giusto mix di caratteristiche che la rendono una meta perfetta sia per una vacanza rilassante in famiglia, sia per una un po’ più spartana e divertente con gli amici o comunque child free.
Il mare, come si vede anche dalla foto, è M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O, in pratica la caratteristica di Minorca sono queste calette, qui il mare si insinua più o meno in profondità fra due muri di scogli e termina con delle spiaggette di sabbia bianca e finissima. Queste spiagge sono vicinissime tra loro ma grazie alle scogliere che le separano si ha sempre l’impressione di essere isolati in qualche modo, anche nelle spiagge più famose o più battute, perché vicine a centri abitati o alberghi. Inoltre sono quasi tutte raggiungibilissime con l’auto e noi non abbiamo mai avuto problemi di parcheggio, per i più avventurieri, ma neanche troppo a dir la verità, poi ci sono quelle che vengono definite le baie più belle di Minorca, raggiungibili a piedi con un comodo sentiero che le collega tutte e che in totale sarà un’ora di passeggiata in mezzo alla pineta che, almeno per noi, è stata piacevole anche senza passeggino, l’unico inconveniente è che per accedere al sentiero bisogna lasciare l’auto in un parcheggio che comunque viene segnalato libero o occupato già dalla strada principale (l’unica di Minorca).














Come avrete capito a Minorca è d’obbligo noleggiare un’auto, non solo per girare le sue stupende spiagge durante il giorno ma anche per visitare le città e i paesini costieri. Le due città più grandi sono Mahon e Ciutadella, noi alloggiavamo vicino a quest’ultima ed è quella che abbiamo visitato meglio ed è veramente una chicca.
 
Il porticciolo si insinua anche qui fin dentro la città vecchia e la sera è tutto pieno di bancarelle, botteghe piccolissime scavate nella roccia e ristoranti di pesce. Noi eravamo in un hotel in mezza pensione dove si mangiava divinamente e quindi abbiamo sempre cenato lì ma abbiamo avuto il piacere di assaggiare le prelibatezze Minorchine per pranzo e posso dire che la Spagna, anche alle baleari, non si smentisce: si mangia bene e le porzioni sono abbondanti (pure troppo) e sebbene io non sia una fanatica del menu bimbi è stato molto piacevole constatare che tutti i ristoranti hanno un occhio di riguardo per i loro piccoli ospiti e il menu non si limita a hamburger e patatine ma anche semplicemente a porzioni ridotte dello stesso piatto di un adulto.
Insomma se dovessi dare un consiglio a chi ha 15 giorni di ferie (una settimana a me è volata!) e cerca un posto di mare ma non solo da poter girare ma anche dove rilassarsi e perdersi nella natura io consiglierei senz’altro quest’isola!





mercoledì 24 ottobre 2012

Da grande farò il compiere!!! Oppure l'astronaita...

Davanti alla TV:
- Mamma guadda!!! C'è Sem i'Compiere!
- Il Pompiere...
- Eh si!!! Sem i'Compiere
- Pompiere amore Pom-piere con la P come Pomodoro
- Pomodolo?
- Sì Pomodoro.... Pompiere... come si dice? Sam il...
- PomodoloCompiere!!!
^_^

Sfogliando un libro:
- Vedi Cate: questo è il cielo. Nel cielo c'è la luna. E sulla luna c'è?
(aprendo una finestrella) - C'è l'astronaIta!!!!
- Chi?
- L'astronaIta!
- AstronaUta amore, a-stro-na-U-ta con la U, come?
- A-stro-na-I-ta
- A-stro-na.....
- I-ta!!!
- Ok...ok.... ^_^




sabato 20 ottobre 2012

B come Benessere!

Da un'idea de "La solita mamma" ho deciso di cimentarmi anch'io nell'alfabeto fotografico che oltre che un'occasione per uscire macchinetta fotografica alla mano, offre dei bellissimi spunti per parlare del posto in cui vivo e con cui ho un rapporto di amore-odio :)
Lettera B come Benessere!


Immaginate la scena: è domenica mattina, una domenica mattina autunnale, di quelle che l'aria è frizzante ma il sole, quando fa capolino da dietro qualche nuvola, ha ancora il calore dell'estate. E' presto, ma non troppo chè fa freddo, quel tanto che basta perchè le persone si siano svegliate ma non siano ancora per strada. L'IPod è al suo posto e dalle cuffie esce la MIA musica, Muse, Ska-P, Subsonica, quella che mi spinge a correre, sempre più forte, i marciapiedi sono deserti e le foglie gialle scricchiolano sotto le scarpette, dalle finestre aperte odore di sugo e di arrosto, qualcuno prepara il pranzo della domenica. Arrivo al nostro campo sportivo, che non è semplicemente una pista di atletica, oh no, ma un vero e proprio parco, un piccolo bosco in miniatura. La musica continua e i pensieri scivolano fluidi come le scarpette sull'erba, un giro dopo l'altro... Io, la natura, il silenzio fuori e la mia musica che fa da colonna sonora ai miei pensieri. Questo per me vuol dire Benessere!

venerdì 19 ottobre 2012

La nonna è come Pippo

- Dai Cate vieni qui che ci vestiamo che è tardi....
- Andiamo a 'cuola?
- Sì amore andiamo a scuola ma prima vai dal nonno...
- E te vai lavolo?
- Eh sì...
- Mamma...
- Eh...
- Viene il nonno?
- Sì viene il nonno e ti porta a salutare la nonna Dina (mia nonna di 87 anni, bisnonna della Peste) e poi andate a scuola...
- (Risatina) Mamma... la nonna è come Pippo
- Come?
- La nonna è come Pippo (risatina)
- Come sarebbe che la nonna è come Pippo?
- Eh si... la nonna è come Pippo pecchè fa tutto un casino! Ah! Ah! (ride)

Ahhhh! Hai capito?!

giovedì 18 ottobre 2012

Uno splendido 40enne!

Il Prof ieri ha compiuto 40 anni e io nel tentativo di non scordarmelo avevo appiccicato post-it ovunque già da una settimana, e già da un mese avevo pensato di fare qualcosa tipo:
1)festa a sorpresa con 200 invitati... bocciata per mancanza di tempo e di invitati :)
2)pranzo in famiglia... bocciata dal Prof "no dai non metterti a cucinare" che tradotto vuol dire "non sporchiamo che poi lo so che tocca a me ripulire...."
3)aperitivo con gli amici... bocciata perchè "E la Peste? Beh se sta con me non posso organizzare l'aperitivo e se sta col Prof lui non può aperativare ed essendo lui il festeggiato... beh.....
Insomma ha fatto di tutto per smorzarmi l'entusiasmo festaiolo anche se alla fine l'ho spuntata e a sua insaputa ho comprato la torta, ci ho messo sopra due candeline (4 e 0!!!!!) e abbiamo fatto un the party in famiglia per la gioia della Peste e dei suoi adorati cuginetti.
Per lo stesso motivo è andata a finire che non gli ho ancora comprato il regalo... Eh che il Prof è così... come dire... Essenziale. Ecco. Ed io sono la regina del superfluo e quindi a domanda "Amore cosa potrei regalarti per i tuoi 40 anni?" mi è stato risposto: "Niente ho già tutto" (lato essenziale) e "Tu e la Peste siete il mio più bel regalo" (lato romantico) che mi spiazza giuro!
E così niente, sono qui che ascolto la playlist del nostro matrimonio e penso che anche senza festa e senza regalo ho sposato uno splendido 40enne di cui sono innamorata come il primo giorno! Auguri Prof!
P.S. Comunque per il regalo si accettano suggerimenti :) Ma anche i vostri mariti sono così Essenziali?

giovedì 11 ottobre 2012

A come Autunno!

Da un'idea de "La solita mamma" ho deciso di cimentarmi anch'io nell'alfabeto fotografico che oltre che un'occasione per uscire macchinetta fotografica alla mano, offre dei bellissimi spunti per parlare del posto in cui vivo e con cui ho un rapporto di amore-odio :)
E allora via: Lettera A come Autunno!

Ormai è ufficiale, l'autunno è arrivato, la mia lista personale al riguardo è stata spuntata quasi tutta:
- Piumone nel letto (Cèlo!)
- Prima castagna mangiata (Cèlo!)
- Primo pasto a base di funghi (Cèlo!)
- Montagna che ha perso quasi del tutto il verde... delle foglie... (Cèlo!)
- Qualche camino già acceso (Cèlo!)
- I miei adorati stivali (Cèlo!)
Adesso manca la sciarpona di lana e le crastate (=castagne cotte sul fuoco) col vin brulè, ma conto di rimediare questo fine settimana quando comincerà la mitica Festa d'Autunno ! Io la consiglio caldamente a chi non è mai stato sull'Amiata, chi ha letto qualche mio post sa quanto io adori il mare e l'estate ma non vi nego che in questo periodo la montagna assume un aspetto "magico"... I boschi profumano di terra umida e funghi, illuminati dal sole che passa attraverso la bruma, ad ogni passo le foglie di 1000 colori scricchiolano e il cuculo canta la sua nenia infinita, ricordo da piccola, quando andavo a cercare i funghi con mia nonna e lei mi diceva di chiedere al cuculo "Cuculo cuculo dal becco fiorito quanti anni c'ho a pigliare marito?" e il cuculo rispondeva "Cucù Cucù... Cucù..." e a me sembravano tantissimi!!! E poi il silenzio del bosco, rotto solo dal rumore dei rami degli alberi che parlano, nel loro linguaggio antico e semplice. Nei campi le viti vengono ripulite per l'autunno e davanti a qualche cantina c'è ancora qualche omino che fa il vino da sè e l'odore di mosto arriva fino in paese, paese in cui adesso le luci si accendono presto e il profumo di legna e castagne cotte attraversa le vie, i caffè si riempiono e il profumo di cioccolata calda ti accoglie insieme al tepore e alle chiacchiere da bar, i ragazzi indossano maglioni di lana e sciarpe colorate che mettono allegria e i bambini riempiono i loro panierini con le castagne e le foglie colorate. Tutto questo è l'Autunno nella mia bellissima montagna!

mercoledì 10 ottobre 2012

AUGH!

Vi è mai capitato che un’idea che voi ritenete “geniale” vi si ritorca contro? A me un sacco di volte… Direi la maggior parte. Secondo il Prof agisco troppo d’istinto, non valuto le conseguenze, il fatto è che nel mio cervello le conseguenze non esistono, io ragiono un po’ così: mi piace => lo faccio. Con pochissimi altri giri di parole/pensieri. Certo certo da quando sono mamma sono più responsabile e bla bla bla ma insomma…. Se ci penso bene, sono sempre io che ho comprato gli stivalini di gomma alla Peste per farla saltare nelle pozze e poi ci siamo trovati fradici fino al ginocchio tutti e tre per la “troppa gioia” di saltare… Ecco ieri sera mi sono fatta riprendere da una delle mie brillanti ispirazioni: e se comprassi dei timbrini a Caterina! Mi sono detta. E prima che il Prof potesse replicare con qualcosa di pragmatico ero già dentro al negozio con in mano una scatola di meravigliosi timbrini con gli animali! Lavabili mi raccomando! Era l’unica cosa che mi ero sentita di specificare… Beh… Vi farò dono di quest’informazione: Lavabili dai vestiti non significa necessariamente Lavabili dalla pelle. E così il risultato di quest’idea “geniale” è tutt’oggi visibile sui polpastrelli di tutti e tre, che variano dal blu striato al verde scolorito, nonchè sulle guance della PiccolaPeste che stamane è andata alla materna che sembrava un capo indiano… Augh! Lunga vita ai timbrini!

martedì 9 ottobre 2012

Poche idee... Però chiarissime!

Prof - Cate ma tu lo vorresti un fratellino?
Cate - Siiiiiiii!!!! Evviva!!!! Un flatellino!!!!
(Sgomento)
Prof - Davvero tesoro? E ci giocheresti?
Cate - Sì!
Prof - Con i tuoi giochi, che poi sarebbero anche i suoi...
Cate - Sì! Sì! Evviva!
Prof - Brava tesoro! E allora aiuteresti babbo e mamma col fratellino...
Cate - No la sua mamma...
Prof - La sua di chi?
Cate - Del flatellino... la sua mamma, io c'ho la mia!
Prof - Amore... no non hai capito, la tua mamma e io siamo anche mamma e babbo del fratellino...
Cate - .... mmm ... ma poi va a casa sua. Vero?
Prof - No, questa è casa sua, qui con noi....
Cate - Noooo, no lo boglio, va a casa sua dopo ho detto!
(dopo un'oretta... )
Cate - Mamma...
Mela - Si amore
Cate - Ma il flatellino.... va a casa sua vero?
Mela - Quale fratellino?
Cate - Quello che compla i' babbo, poi va a casa sua vero?
Mela (occhiata al Prof che finge indifferenza...) - Quello che compra il babbo non lo so, ma i fratellini e le sorelline stanno con la mamma e il babbo, come i tuoi cuginetti hai visto? Sono fratelli stanno nella stessa casa con la zia Beatrice e lo zio Chicco.
Cate (pensosa) - Ba bene allora...
Mela - Va bene cosa? Un fratellino?
Cate - Ba bene il flatellino ma poi.... Va a casa sua!

mercoledì 3 ottobre 2012

Che dire.... Grazie!





Mmm... Allora... Mmm... Dunque... Che dire... i premi mi imbarazzano sempre... ma mi inorgogliscono anche, per cui GRAZIE!!! Grazie a LuisaSofia di "noi e il capo" che mi ha nominato per i premi (tra l'altro essere nominata da una PiccolaPeste come la mia mi da ancora più soddisfazione ;)) e grazie a tutte le amiche blogger per esserci sempre, con i loro post divertenti e autentici e con i loro commenti. Veramente. Scoprire quante belle donne e belle mamme ci sono dietro ai blog è stata una piacevole sorpresa :)

E adesso passiamo alle regole... dire 11 cose di me, cioè di Mela:
Mela è una sognatrice, perennemente tra le nuvole e perennemente innamorata, nonostante ciò o a dispetto di ciò è anche un ingegnere e anche piuttosto metodica e ordinata e i due aspetti si spiegano solo con la congiunzione astrale Cancro-ascendente Vergine... credo... o forse boh...
Mela adora il mare, ma abita in montagna e sogna segretamente una casina a due passi dal mare, dove poter sentire il rumore delle onde e respirarne il profumo.
Mela ha due passioni: i libri e la corsa. E ha due sogni nel cassetto legati all'uno e all'altra, aprire una libreria/ludoteca per bambini e partecipare alla maratona di New York.
Mela vorrebbe tre figli, per adesso ha solo la PiccolaPeste e a dispetto dell'età non dispera perchè è un'ottimista di natura.
A Mela piace: sonnecchiare sul divano con la coperta di pile mentre fuori nevica, camminare nel bosco in autunno quando è appena piovuto e la terra profuma "di terra", rotolarsi nella sabbia calda e poi buttarsi di corsa tra le onde, mangiare la pizza a taglio e sporcarsi le mani per poi leccarle, il profumo delle castagne cotte sulla stufa, il fumo dei camini e i colori delle foglie d'autunno, i film di Tim Burton, guardare "Friends" insieme alla sua amica Valeria.
A Mela non piace: fare le cose di fretta, urlare (anche se a volte gli scappa...), mangiare in piedi, i sorrisi di circostanza e le frasi melliflue, qualsiasi forma di servilismo.
Non so se sono 11 però non mi viene in mente altro al momento...

Elencare 11 blogger con meno di 200 followers, qui magari farò un po' confusione perchè non è che ho moltissimo tempo per leggere nuovi blog, anche se ogni volta che ne trovo uno poi mi ci appassiono, e poi con i followers faccio sempre casino... comunque ci provo:
- http://noieilcapo.blogspot.it/
- http://www.lagallinanera.blogspot.it/
- http://immaginipensiericolori.blogspot.it/
- http://paroladilaura.blogspot.com/
- http://lamargheritaeillappio.blogspot.it/
- http://ognunohailsuomotivo.blogspot.com/
- http://www.lasolitamamma.it/
- http://geekmom.it/
- http://stratobabbo.blogspot.com/
- http://stimadidanno.blogspot.it/
- http://sonotuttimiei.blogspot.it/
- http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.it/

Rispondere alle 11 domande che ci sono state poste da chi ci ha premiato:
- Siete delle ottimiste o delle pessimiste?
Ottimista con picchi di pessimismo cosmico :)
- Chi mandereste a quel paese in questo preciso momento?
Uh Uh lista lunga... comunque chi predica bene e razzola male
- Cosa cambiereste della vostra vita?
In realtà nulla
- Qual'è il vostro scrittore preferito?
Ce ne sono così tanti che non so sceglierne uno!!! 
- Il libro di questa estate che vi ha colpito
"Se ti abbraccio non aver paura" di Fulvio Ervas
- Come avete passato le vacanze?
Per lo più a lavoro eccetto una settimana a tre col Prof e la Peste e due settimane di simbiosi amorosa al mare con la Peste <3
- Avete un'amica speciale?
Ne ho più di una! Sono fortunata!
- Badate alle apparenze?
Apparenze? Cosa sono le apparenze? :D
- Meglio una vita perfettamente organizzata o un vivere alla giornata? (Non parlo di lavoro, ovviamente!)
Un po' di organizzazione non guasta...
- Cos'è che vi fa star bene?
L'abbraccio di mia figlia e di mio marito, perdermi nel loro odore e calore, mi fa stare benissimo, mi fa sentire felice!
- Definitemi in poche parole cos'è per voi l'amore.
L'amore è dare, dare, dare, esserci sempre, accettare l'altro, fosse figlio marito o genitore, e soprattutto farlo senza che ci sia la benchè minima idea di rinuncia o di sacrificio, sennò non è amore.
E adesso le domande di LuisaSofia:
- perchè la mia mamma ha chiamato la mia bambola MariaAntonietta?
Perchè le mamme fanno con le figlie quello che non hanno potuto fare da piccole ;)
- perchè il cielo è blu?
Perchè se fosse stato bianco non avremo visto le nuvole...
- perchè la mamma può mettere lo smalto e io no?
Perchè nelle unghie dei piccoli lo smalto c'è già ed è trasparente, quando si cresce va via e bisogna mettercelo (questa l'ho data veramente! povera figlia!)
- perchè non posso prendere le cose da dentro la tv?
Perchè sono disegni come quelli dei libri solo che si muovono (anche questa l'ho data veramente!) 
- e poi, sentite un pò questa, come nascono i bambini?
Questa non l'ho ancora data e... non sono preparata... con l'amore di mamma e papà può bastare? :)

Io rilancio le 11 domande che la pausa caffè sta per finire e devo tornare a lavoro :)
Grazie ancora e buona giornata!

  

martedì 25 settembre 2012

A volte ritornano… Le mamme del parco versione 2.0 e una riflessione


Difficile da credere ma l’incubo di ogni neomamma sono “le altre mamme” e nell’accezione più tipica le cosiddette “mamme del parco”. Quelle persone con cui non avete MAI scambiato una parola ma che per il semplice fatto di essere nano-munite come voi si credono in diritto di attaccare bottone, che attaccare bottone in sé può essere anche piacevole, ma loro attaccano bottone solo per due motivi: il primo, parlare del proprio pargolo elogiandone ogni singolo vagito, il secondo, estorcere informazioni su di voi e sul vostro pargolo in modo da poter fare un confronto da cui uscirete entrambi PERDENTI. Della competizione tra mamme ho parlato un sacco di volte sul mio blog (più su quello vecchio ormai spirato che qui ma insomma…), quello che invece non mi sarei immaginata è che la competizione non accenna a diminuire con l’età, il primo anno di vita sono stata letteralmente bombardata, mi sentivo perennemente sotto un fuoco incrociato, poi ho ricominciato il lavoro, la PiccolaPeste è andata al nido, le visite pediatriche si sono diradate e così ci sono state sempre meno occasioni per essere bersagliata, così avevo dedotto (erroneamente) che forse la competizione tra mamme finiva col primo anno in cui più o meno tutte siamo alla ricerca di conferme e siamo più sensibili a certe frecciatine… ebbene, sbagliavo, la mamma competitiva è competitiva sempre e comunque, sta in agguato e aspetta solo il momento giusto per colpire…
Ieri ho preso un permesso per uscire prima da lavoro e andare a prendere Caterina all’asilo perché volevo farle provare una lezione di “gioco-danza”, una sorta di introduzione alla danza ma che, nel mio immaginario, vedevo come un’occasione per le piccole di ballare, fare ginnastica e stare un po’ insieme. Arriviamo in palestra con ancora il grembiulino addosso e già ci guardano malissimo, noto che alcune bambine dell’età di Caterina sfoggiano già calze rosa o fucsia e body con le maniche a palloncino di tulle in tinta, nonché scarpette da ballo morbide, io gli lascio la tuta e la maglia che aveva all’asilo e mi limito a toglierle le scarpe, primo appunto “ah ma come non hai neanche le calze antiscivolo” mi balla l’occhio ma cerco di rispondere con nonchalance che è la prima volta e che ancora non sappiamo né se gli piacerà né cosa serve, ed ecco che si intromette la mamma di una delle piccole ètoile di cui sopra “Ah lei  lo fa da quando aveva 27 mesi e lo adora! Pensa che quest’estate era D-I-S-P-E-R-A-T-A perché non c’era!” “Eh… Ehm… immagino…” disperata??? Cazzo ha tre anni, solo 7 mesi più di Caterina, ed è disperata se non fa danza? La Peste manco si ricorda con chi ha giocato ieri! Vabbè…i bimbi so strani si sa. Comincia la lezione e la PiccolaPeste è molto concentrata ma ben presto il sonno e la noia, per le lunghe pause dell’insegnante (dovute quasi sempre a qualche mamma che interviene del tipo “Ma gli fai fare questo o quell’esercizio?” “Ma questa è la musica del saggio vero? Sa la mia ha fatto anche il saggio…” “See… Seee… certo”) prendono il sopravvento e Cate cerca di divertirsi a modo suo, dapprima importuna la bimba seduta accanto a lei che non solo non gli risponde ma, giuro, dice queste parole all’insegnante “Maestra Lei mi da noia e poi si è spostata dalla posizione” giuro! Una iena di 4 anni! Finalmente si balla, ma non nel modo in cui la Peste vorrebbe, diciamo che non ama molto i balli di gruppo e le coreografie, lei balla, a modo suo, sempre, qualsiasi canzone in qualsiasi contesto e questo non è da meno, sentendosi limitata e ripresa continuamente viene verso di me e mi guarda con quegli occhioni  e mi fa “mamma, andiamo via” io che, da mamma, mi rendo conto che non si sta divertendo mi accingo a rivestirla… “Ah ma ve ne andate prima della fine della lezione?” “Sì… beh è stanca sapete com’è alla materna il pomeriggio non dormono… non è abituata e…” ed ecco il fuoco incrociato: “Come? Non ha dormito?” “Ma quanti anni ha?” “Ancora non ha 3 anni e sta a scuola anche il pomeriggio?” “Come?? Non L’HAI fatta dormire prima di venire qui?” “Ah io la vado a prendere alle 2 e la metto a letto” “Si… beh… ma io lavoro e…” “ “LAVORI?????” “Ah… lavori…” “Lavora….LEI” “Poverina…” . Ecco più o meno è andata così. Meno male che ormai ho imparato a fregarmene degli altri e a pensare solo al bene della mia piccolina, così l’ho portata via e per un pezzo credo che non ce la riporterò. Forse sarò strana io ma a me vederla ridere, vedere quegli occhioni brillare di gioia, dà molta più soddisfazione di un tutù! E poi mi chiedo: ma è davvero necessario far fare un’attività extrascolastica (chiamiamola così…) a dei bambini così piccoli? Non è forse meglio lasciarli liberi di giocare, di fantasticare, di annoiarsi anche; perché io vedo in giro che c’è sempre più la tendenza a bruciare le tappe, a stimolare continuamente questi bambini, a volere in qualche modo che siano PIU’ dei loro coetanei. Vi chiedo: è una mia impressione?

lunedì 24 settembre 2012

Volevo parlare di vacanze e invece...

Oggi finalmente avevo scaricato le foto della nostra vacanza a Minorca ma... complice il clima che non fa rimpiangere affatto l'estate (so 20°!!! In montagna!!!) e quindi non riesco a esprimere al massimo la mia vena malinconico/autunnale, il fatto che sia ricominciato X-Factor e che della gente che si presenta alle audizioni non si può NON parlare e una nuova trasmissione trash beccata ieri dove Briatore si fa chiamare "boss" e indottrina degli improbabili manager del futuro (ma stiamo scherzando???!!!)... ecco grazie a questo trigono oggi chi passa di qua si becca il post sulla trash-TV, che tra l'altro io odio e amo in un modo perverso ed incomprensibile ai più. Diciamo che in un mondo perfetto vorrei essere una di quelle persone che non hanno la TV, una di quelle che "no io a mia figlia non faccio vedere la TV perchè è diseducativa" cosa che peraltro penso ma che non toglie il fatto che la PiccolaPeste conosca a memoria tutti gli episodi di Pippicalzelunghe e canti le canzoni di Trilli da mattina a sera... Questo è quello che mi piacerebbe, invece non solo la guardo ma ho anche SKY che, se da una parte permette di evitare un certo tipo di televisione, dall'altra offre tutta una serie di canali trash che levate! E' che certi programmi mi attirano come il pandoro con la Nutella che al solo pensiero mi viene da vomitare ma che se poi me lo trovo davanti non resisto, una di queste è X-Factor, le audizioni... Dio! Sono fantastiche! Ma avete idea della gente che si presenta? Alcuni sono dei pazzi, ma pazzi veri eh... altri veri e propri personaggi, la prima cosa che mi viene da pensare è che alcuni sono attori, che li pagano apposta per rendere più interessanti le audizioni sennò veramente non mi capacito! Ma questo non è niente, ieri mentre la peste pisolava giravo i canali così, senza meta e che trovo, questa "perla": The Apprentice, udite udite sottotitolo: chi sarà il nuovo talento italiano del business? Che io non so voi ma di sti tempi talento del business? Ma vedi se riesci a portà a casa la pagnotta vedi! Comunque ci sono due squadre: uomini e donne. E poi c'è lui: The Boss, Briatore in persona, che sveglia sti pori cristi, che sembrano usciti direttamente da Yuppies dei Vanzina tranne che per i vestiti, alle due di notte perchè "il business non dorme mai!" Graaaaande! Insomma li manda al mercato del pesce perchè, obiettivo del reality (almeno per le due puntate che ho visto) è sempre comprare qualcosa per rivenderlo e vai di strategie che manco Gordon Gekko! Ma la cosa migliore del programma è quando il Flavio li raduna alla fine della sfida e fa il cazziatone alla squadra che "non ha raggiunto l'obiettivo", bellissimo... Gente che si piglia delle lisciate! Ma delle lisciate! Ma che volete del resto il mondo del business è una giungla che noi comuni impiegati/operai non possiamo capire...

venerdì 21 settembre 2012

Matrimonio in trasferta e "Cavallino Matto"

Ormai chi mi conosce da un po' lo sa, io vivo in uno stato di perenne ritardo. Così accade che mi ritrovi a postare una foto di Agosto (quella del post precedente...) in pieno Settembre e a dovervi ancora parlare della stupenda vacanza a Minorca fatta a fine Agosto, primi di Settembre (lo farò prestissimo giuro!)...
Con ciò: ve l'avevo detto che lo scorso fine settimana si è sposato un mio carissimo amico? No eh... sono in ritardo come al solito. Comunque sabato avevamo questo matrimonio in trasferta dalle parti di Livorno/Pisa così, complice anche la mia amica Franci, nonchè mamma di Samuele l'amico del cuore di Cate :) pensiamo bene di sfruttare tutto il weekend e portare con noi i due pargoli, con la promessa di passare una domenica al "Cavallino Matto" a Donoratico. Per chi non lo conoscesse il "Cavallino Matto" è questo posto fantastico qui , io non c'ero mai stata ma ne avevo sempre sentito parlare un gran bene... e avevano ragione!!! Siamo rimasti a dir poco entusiasti tutti quanti, dai più piccoli ai più grandi! Come parco giochi non è enorme, anche per questo è adatto ai bimbi piccoli, e a differenza dei parchi giochi più blasonati ha un sacco di giochi per i piccolini, alcuni anche di stampo educativo, come il percorso stradale con i semafori, gli stop e tutto quanto, e un percorso ecologico che viene usato più che altro per le scolaresche per fare educazione ambientale, che non guasta mai, inoltre ci sono due teatri con spettacoli anche in 4D, il classico trenino che fa il giro del parco e un sacco di playground divisi per fasce d'età che vanno dagli scivoli, ai percorsi con le palline. Insomma a noi è piaciuto un sacco, consigliatissimo se siete in zona e volete
passare una giornata di puro divertimento con i vostri nani :).
E ora qualche foto delle due giornate... con info...

Il matrimonio è stato celebrato nella bellissima basilica romanica di San Piero a Grado   , mentre il rinfresco era nel bellissimo parco di Villa Bondi sul lungomare di Marina di Pisa. Nella foto Cate&Prof si rilassano nel parco...










La PiccolaPeste presa dalla danza mentre gli amici dello sposo cantano intonano canti goliardici :)

Alcuni dei giochi del "Cavallino Matto"


 



mercoledì 19 settembre 2012

Come promesso... La mia "foto dell'estate"!

Sto facendo un po' di ordine tra le foto di quest'estate, che è stata densissima di giornate stupende, allegria e sentimenti, proprio come piace a me! E come avevo promesso qui ecco la foto che ci ritrae con i pargoli:

 Peccato che non ho uno scanner perchè avrei decine di foto di noi 4 nel corso degli anni, dai pomeriggi passati in montagna a 12 anni, alle prime vacanze insieme, al campeggio, ai week end passati nelle rispettive "case nuove", ai matrimoni... e adesso eccoci qui, 4 pargoli nel giro di 3 anni! Bimbi che cresceranno a distanza (due di noi abitano a Roma) ma con la certezza di 3 "zie" e 3 "cugini" su cui potrenno contare sempre. Che sentimento stupendo è l'amicizia!

martedì 18 settembre 2012

Se ti abbraccio non aver paura

Quest'estate ho letto un libro che mi ha aperto la mente e il cuore: "Se ti abbraccio non aver paura" di Fulvio Ervas. Era un bel po' di tempo che un libro non mi emozionava tanto, mi sono ritrovata a piangere, a ridere, a provare ansia, frustrazione e gioia come se ne fossi io la protagonista. "Se ti abbraccio non aver paura" parla di un padre e di un figlio, di una malattia, ma soprattutto di viaggi. Viaggi attraverso gli Stati Uniti e poi più in giù, centro america, Brasile, viaggi attraverso noi stessi, sfidando le nostre paure, i nostri timori, dando sfogo ai desideri più reconditi, viaggi attraverso le vite degli altri, così lontane eppure così vicine, a volte più vicine e più comprensibili della vita di nostro figlio. Ma soprattutto io l'ho visto come un viaggio attraverso la vita di un genitore. Dal momento in cui diventiamo genitori veniamo investiti da un carico di responsabilità enorme. Da quel momento siamo soli, soli contro tutti. Contro la società che vuole imporci ciò che è giusto e sbagliato per i nostri figli, soli di fronte ai medici che fin dalla prima ecografia, fin dal primo test vogliono avere voce in capitolo sulle nostre scelte, scelte che riguardano nostro figlio. Soli e responsabili di un'altra vita. Un genitore deve sempre rendere conto delle sue scelte, dei suoi comportamenti, delle sue decisioni, anche se in cuor suo sa cosa è bene e cosa è male per suo figlio, deve comunque motivare la sua posizione e a volte deve convincere anche sè stesso, perchè alla fine i giudici più severi siamo proprio noi. Questo libro mi ha fatto vedere le cose da una prospettiva diversa, non più quella del genitore che lotta per il bene di suo figlio e difende a spada tratta ogni scelta, ma piuttosto quella dell'essere umano che di fronte a tanta responsabilità risponde con l'amore e l'ascolto, saper ascoltare un figlio, i segnali continui che ci manda, capire le sue esigenze ma soprattutto le sue inclinazioni, la personalità, il carattere e accettarlo per come è con tutto l'amore che possiamo, anche se non ci va che sia così, anche se vorremmo che fosse in un altro modo o che si comportasse diversamente, ecco questo fa di noi un genitore, non migliore nè peggiore, semplicemente un genitore.
Questo post partecipa al blogstorming http://genitoricrescono.com/tema-del-mese-genitori-contro-tutti/

mercoledì 12 settembre 2012

Il primo giorno di scuola... (La materna)

Oggi la PiccolaPeste ha varcato la soglia della scuola materna. Dopo essere entrata per un anno dalla porticina laterale del nido, finalmente (per lei... che non vedeva l'ora di andare alla scuola dei grandi!) si è trovata ad affrontare lo stanzone centrale della scuola materna, sì quello in cui ognuno ha il suo armadietto e non più l'appendino e la borsina col disegno dell'animalino corrispondente al bambino, ognuno ha il suo, qui ti devi ricordare dov'è che metti lo zainetto e ogni volta lo devi prendere e rimettere nello stesso posto e già so che perderemo zaino, cambio e asciugamano un giorno sì e l'altro pure... è entrata nello stanzone con le porte delle aule tutte intorno: SEZ. 4 ci hanno detto "Hai capito Cate? La sezione 4 è la tua" "Sì mamma, quattlo". Ha conosciuto quelle che fino a ieri ha chiamato "le maestre nuove" e subito è venuto Leonaddo a prenderla, ha esordito con un "Ciao Cate! Lo sai che siamo in classe insieme!" e subito dopo Samuele "Caterina!!!!! Io sono nella classe vicino alla tua!" e piano piano ho sentito la sua manina che si allentava, il suo occhio che si perdeva lontano, verso il trenino e la casina, verso tutti questi bimbi nuovi e conosciuti, i suoi "amici" come li chiama lei. Ho visto i suoi occhi sorridere, l'ho vista correre via lasciando la mia mano senza guardare indietro. L'ho vista fermarsi, cercarmi con gli occhi, correre da me, darmi un bacino e dire "Ciao mamma! Ola puoi andale a lavo'o... ciao" e dirigersi verso la sua aula dietro alla sua nuova maestra. E per un attimo sono rimasta così, a guardare la mia piccola grande donna, l'unica che riesce sempre a sorprendermi, mentre faceva un altro piccolo passo verso la sua indipendenza.
P.S. Non ho pianto. Un po' per darmi un tono "oh io sono quella la cui figlia va al nido da quando aveva 10 mesi!", un po' perchè c'era Franci, la mamma di Samuele, insieme a me e mi vergognavo, ma avrei tanto voluto farlo :)

mercoledì 22 agosto 2012

"Eh ma sei proprio noiosa eh!" E i jeans gialli da tredicenne...

In questi giorni di caldo infernale (sì anche da noi in montagna fa caldo) e soprattutto di lavoro :( sapete che noi non abbiamo condizionatori in ufficio perchè "cosa ci facciamo col condizionatore che qui il caldo dura un mese se va bene e di solito siamo tutti in ferie?". Ecco. Appunto. Dicevo, in questi giorni di caldo infernale la PiccolaPeste è diabolicamente simpatica... ha deciso infatti di cimentarsi nell'arte del genitore prendendo come "figli" me e il Prof apostrofandoci in modo simpatico a seconda del pubblico che ha di fronte, secondo me fa le prove per gli oscar, pare che anche DeNiro ed Edward Norton lo facessero da bambini... :D
L'altro giorno al circolo tennis, il Prof, Samuele e Filippo giocavano a pallone, Peste li guardava, arrivo io tutta baldanzosa:
- Gioco anch'io!!!
- No tu no mamma
- E perchè?
- Pecchè sei in punissione, mettiti qui... ecco qui e ssstai ferma!
(....) (eseguo, voglio vedere dove va a parare) (torna)
- Hai finito di calmalti?
(giuro! mi ha detto così! mi stavo sbellicando ma ho tenuto la parte...)
- Sì amore
- Mmm, bene, bava, ola puoi andae a giocale...
:D :D :D
A proposito vi ho detto che la PiccolaPeste ha la lisca e non ha la erre...
Altro posto altra scenetta, la mattina mentre io mi sciolgo sulla scrivania il Prof e la Peste vanno a fare le inalazioni alle terme, per accedere alle terme si attraversa l'atrio dell'hotel e l'altro giorno il prof è stato apostrofato così mentre attraversava l'atrio dietro di lei:
- Ola bassta eh peò!
(?)
- Ti ho detto che devi compottalti pe benino...
- Cate... ma con chi ce l'hai?
- Co te babbo! Uffa... Dai vieni qui e dammi la manina...
Ma la mia prefrita resta questa:
(cartoleria, entro per comprare un astuccio da regalare a mia nipote e trovo il delirio...)
- Caterina vieni qui, stai vicino alla mamma e NON TOCCARE NIENTE!
- Si mamma.....
- Caterina NON TOCCARE!
(...)
- Cate amore, NON SI TOCCA!
- Eh ma sei poplio noiosa eh!
:D :D :D
E niente, mi fa sbudellare dalle risate ma che devo fare? A volte tengo la parte e la brontolo, altre mi vede, sa che rido con gli occhi e si mette a ridere anche lei :)
E comunque i jeans gialli che mi sono comprata come revival dei miei tredici anni e di cui "nononmivergognoaffatto" hanno fatto proseliti, mia nipote li ha visti e se ne è innamorata :) glieli ho comprati.... Ah... Ahem... mia nipote ha 13 anni.... dite che dovrei cominciare a vergognarmi? 


venerdì 17 agosto 2012

Il Monte Amiata

In questi giorni sono a lavoro... Sì beh... Grazie, una gran fortuna non c'è che dire. Ho barattato le mie ferie per un nuovo contratto e (credo/spero) una maggiore stabilità lavorativa e quindi non mi lamento... Anzi!
Ho la fortuna di vivere e lavorare in un posto meraviglioso, il Monte Amiata, in una regione che, permettetemi un po' di sano campanilismo, è tra le più belle d'Italia, la Toscana. 
Il Monte Amiata è una montagna un po' atipica (come i suoi abitanti... ma questa è un'altra storia :)) non fa parte degli appennini ma sta a metà tra la val d'orcia e la sua bellissima campagna e la maremma con il suoi litorali selvaggi. Qui tutto è vicino, il Lazio, l'Umbria, il mare, la campagna, Siena, Firenze, Perugia, Viterbo, eppure tutto è lontano. Lontano dal caos, lontano dal tempo. Sul Monte si assapora ancora la vita, i ritmi sono più lenti, la vita più gustosa... Che vi devo dire, sarà stato pure un ferragosto di lavoro ma quando si vive in un posto così...

lunedì 13 agosto 2012

Pensieri in libertà (promemoria per non dimenticare)

5 Agosto. Percepire, fortissimo, il dolore di un'amica e non poter far nulla. Pensare e ripensare "perchè?" "cosa è successo?" e non riuscire a darsi una risposta e non riuscire a dirle niente e non esserle vicino nemmeno per un abbraccio.
8 Agosto. Svegliarsi e pensare che in questo stesso giorno di 3 anni fa, mi svegliavo accanto a colui che di lì a poche ore sarebbe diventato mio marito e avevo dentro di me quella nana stupenda che ora dorme nella camera accanto...e sentirsi felice.
10 Agosto. Tornare dalla festa di compleanno di mia nipote, fermare l'auto e ritrovarsi di fronte ad un cielo stellato senza avere desideri da esprimere chè tutto quello che avrei mai potuto desiderare era già lì, insieme a me.

venerdì 3 agosto 2012

Spiderman nel letto

Stamattina ore 6:30...
"Mamma... Mamma! Maaaaaammmmaaaaa!!"
(mi trascino nella stanza della PiccolaPeste)
"Uhm... Uh... Amore che c'è? Non dormi?"
"No....Mamma... Ti metti co me ne il lettino?"
(nel lettino albergano già: RudyConiglio, Carolina la mucca, il cane Lafayette, Tinkiwinky e una piccola PippiCalzelunghe...)
"Senti amore, ma se invece vieni te nel letto della mamma?"
"Si, va bene..."
(la porto di là)
"Noooo mamma! I babbo no lo boglio!!!!"
"Ma amore il babbo dorme qui..."
"No lo boglio i' babbo."
"Non sono il babbo, sono Spiderman"
"Ah..... Ba bene allora...."

Vi chiedo: ma succede solo a me di assistere a queste scene? :D

mercoledì 1 agosto 2012

Ma come fa a far tutto? Dalla finzione alla realtà...

L'altra sera ho visto questo film. Devo dire che ero molto curiosa di vederlo perchè affronta un argomento non facile: la mamma lavoratrice, che (guarda un po'!) mi sta anche molto a cuore... chissà perchè? Quando si parla di mamme e lavoro chissà perchè l'autolesionismo e quella sottile propensione alla lamentela che hanno le donne, vengono fuori in tutto il loro splendore e allora si va dalla mamma che sta a casa e si lamenta perchè deve star dietro ai figli e alla casa e nessuno l'aiuta/la capisce e "fortunatevoichealmenovilevatedicasa!", a quelle che lavorano e si lamentano che vedono poco i figli, che quando rientrano hanno anche i mestieri da fare, che non hanno tempo per fare nulla e "fortunatevoichealmenostateacasa!". Due sensi unici insomma. Capirete che il rischio di incentrare un film sull'argomento ci stava tutto, e invece... Invece l'argomento è stato trattato in modo equo e se da una parte ci si trova di fronte alla madre in lacrime che perde il primo taglio di capelli del figlio e arriva a sabotare una torta confezionata per farla sembrare casalinga per non far fare brutta figura alla figlia di fronte alle compagne di scuola, una che si appunta le cose da fare sulle mani e che invece di dormire fa le liste, dall'altra parte abbiamo una donna che ama il suo lavoro, che lo fa con passione, che non vuole farsi scavalcare dai viscidi colleghi e che non usa come scusa la sua famiglia ma anzi non perde occasione per ribadire che avere una famiglia è bellissimo, faticoso, ma bellissimo. Inoltre ci sono una serie di battute illuminanti come quando lei rientrando da un viaggio di lavoro commenta la reazione dei figli dicendo del piccolo "essere la madre di un bambino di due anni è come essere una star del cinema in un mondo senza critici" e invece commenta le ritorsioni psicologiche della grande dicendo "qualsiasi madre vi dica che non farebbe di tutto per aggiudicarsi l'amore dei suo figli può scrivere sul suo curriculum bugiarda.... chi vuole guardare la tv!!!!!!!". Insomma per certi aspetti  mi ci so ritrovata poi la finzione ovviamente diverge dalla realtà per altri aspetti...  Ad esempio la falsa cialtroneria di Sarah Jessica Parker, che si limita allo essere spettinata in ufficio... mah... io a volte ringrazio l'esiguità del mio guardaroba che mi permette di avere 4 o 5 cose intercambiabili tra loro in modo da potermi vestire in 5 minuti, oppure quando in casa cucina col tacco 12.... vabbè.... oppure il marito indulgente e innamorato che al massimo dell'arrabbiatura riesce a dire "Ne riparliamo quando torni", col piffero che il Prof, che pure è un ottimo marito e padre, mi lascia andar via nel bel mezzo dell'inferno da me scatenato! E il capo che si scioglie dopo il discorsetto finale sull'amore per un lavoro inconciliabile con la famiglia, finanche a rimandare la trasferta al lunedì per permettere alla mamma di fare un pupazzo di neve con sua figlia? Sè... come no... Ecco apparte questi momenti poco realistici ma che contribuiscono al messaggio positivo che il film vuole dare, "Ma come fa a far tutto?" è un film carino che si guarda volentieri e poi la battuta migliore è alla fine del film:
"Ma tua moglie che lavoro fa?"
"Mia moglie.... è un giocoliere"

giovedì 26 luglio 2012

Un po' grandina...

Quest'estate verrà ricordata nella mia vita di genitore come "l'estate in cui la PiccolaPeste diventò grande". Sabato io e il Prof siamo andati a saccheggiare IKEA, l'obiettivo era il lettino da grande, che poi una volta lì abbiamo deciso di comprargli anche un mobile per i giochi, un tavolino con le sedie, uno specchio, le formine per i biscotti, una lampada e una lucina notturna beh..... Non stiamo a guardare il capello! :)

Comunque, sembra incredibile ma da Lunedì sera la PiccolaPeste dorme in questo letto e ne è entusiasta!!!
Per non parlare del modo DILIGENTE e ORDINATO con cui ha messo a posto le sue cose nel suo nuovo mobile!!!



Insomma dopo il cambio di settore dell'abbigliamento, dopo il pannolino, dopo il lettino, dopo il biberon... una madre può ritrovarsi con una figlia grande nel giro di 4-5 mesi mi domando? 
Probabilmente invece per un padre i progressi non sono mai abbastanza....
A seguire la conversazione tra la Peste e il Prof prima della nanna:
(Origliata dalla porta, ovviamente!)
- Allora Cate ti piace il tuo nuovo lettino?
- Si! è da glandi!
- Eh si è da grandi...
- Io so glande!!!
- Sì, sei grande. E lo sai come dormono i bimbi grandi?
- Uhm... nel lettino!
- Sì ma senza il?
- Eh....
- Senza il???
(....)
- Il ciuccio!
- Mmm.... Babbo...
- Cosa amore?
- Io non sono glande, sono un po' glandina!!
(....)

Evvai!!! Ancora non è grande :)
Hi! Hi! Vorrei avere una foto della faccia del Prof :)