mercoledì 25 marzo 2015

Cenerentola

Domenica scorsa siamo andate al cinema, io e PiccolaPeste, a vedere Cenerentola, il film, un film “da grandi” non un cartone animato. Sapevo che le sarebbe piaciuto. Sapevo che il fatto di non sentir parlare o cantare i topini non l’avrebbe infastidita anzi. Lo sapevo. Lo sapevo perché lei in questo e come me: ribelle e casinara fuori, dolce e romantica dentro. E infatti Cenerentola ci è piaciuto tantissimo! A entrambe. Lei si è innamorata del principe, ovvio, “mamma” mi ha confidato ieri sera a letto “la mia scena preferita del film è quando il principe porta Cenerentola nel giardino segreto” che romantica la mia Peste! Ma ha adorato anche le sorellastre perché “non erano brutte mamma! Erano solo un po’ tonte!”. Io invece ho adorato il personaggio di Ella e il suo “sii gentile e abbi coraggio” che me l’ha fatta vedere sotto una luce del tutto nuova. Chissà perché ho sempre pensato che Cenerentola non avesse una via di fuga per la sua situazione e che il Principe sia una sorta di salvatore per lei. Non è così. Lei sceglie consapevolmente di restare a casa sua, di prendersi cura di ciò che era importante per sua madre e suo padre, di avere il coraggio di andare avanti tra soprusi e angherie, di dimostrare gentilezza sempre, anche verso chi non ne ha mai avuta per lei. E sarà questa gentilezza alla fine la sua arma, anche verso la matrigna, altro personaggio che mi è piaciuto molto, forse perché è interpretata magistralmente da Cate Blanchett. Insomma un film bellissimo con la giusta dose di tutto, bontà quanto basta, fantasia e scene esilaranti quanto basta (vogliamo parlare della fata madrina pasticciona interpretata da Helena Bonham Carter…), cattiveria quanto basta, romanticismo quanto basta e naturalmente happy ending ;-)

martedì 10 marzo 2015

Gli alti e bassi della vita

Giovedì scorso dovevamo partire per Londra. Avevamo prenotato i biglietti con largo anticipo, fatto l’assicurazione (non vi venga in mente di farla MAI, tanto non serve), telefonato ai nostri amici che sarebbero venuti a prenderci e addirittura spostato al sabato il compleanno della loro bimba per far sì che la PiccolaPeste partecipasse alla festa della sua amichetta. Avevamo arginato raffreddori, influenze e perfino una congiuntivite dell’ultim’ora. Ma non avevamo previsto LEI. La tempesta perfetta. Credetemi se vi dico che non siamo riusciti ad arrivare a Fiumicino. Credetemi se vi dico che sembrava di essere in uno di quei film sugli uragani dove i protagonisti, dentro la loro macchina, scappano e qualsiasi strada prendono trovano sul loro cammino alberi tranciati, vigili del fuoco, piante divelte e  inondazioni. Ad un certo punto abbiamo pure pensato che fosse un segno del destino, forse quell’aereo non lo dovevamo prendere. Inutile dire la delusione, i pianti della PiccolaPeste, l’incazzatura e il malessere che per qualche giorno non è proprio riuscito a lasciare i nostri i cuori. Apparte questo. La vita va avanti. Che dobbiamo fare? Piangerci addosso? No, non è da me, non è da noi, e così siamo tornati alle nostre attività che per PiccolaPeste prevedono nel week-end lo sci, lo sport che “adoro” come direbbe lei, e dopo la delusione di non aver visto la sua amichetta, ha provato la gioia di arrivare prima (con tanto di coppa!) alla garetta di fine corso… La gioia si è espressa più o meno così:
Prof – Brava Cate! Sei arrivata prima!
Peste – E che significa babbo?
Prof – Che hai vinto…
Peste – Ah… e che vuol dire?
Prof – Come che… Vuol dire che tra tutte le bimbe del tuo anno di corso tu sei scesa più veloce e quindi sei la prima e ti daranno una coppa.
Peste – Okkei babbo ho capito… ma posso avere anche una cioccolatina?
La GranDama intanto ha scoperto l’uso della parola e ci interroga:
G – Babbo?
Io – E’ di là tesoro
G – Cate?
Io – E’ di là che guarda la TV con babbo
G – Nonno?
Io – A casa
G – Nonna?
Io – A casa anche lei
G – Pina
Io – Sì la nonna si chiama Pina brava!
G – Szszszia?
Io – Zia è a casa anche lei con Lalla, Andrea e lo Zio
G - Chicco!!!
Io – Si lo zio chicco
(……..)
G – Mamma…
Io – Si amore dimmi?
G – Babbo?
(Ah ehm…..)