venerdì 22 marzo 2013

Tre mesi di pancia

Sono passati già tre mesi in compagnia del nuovo "coinquilino/a" della mia pancia... tre mesi molto diversi da quando ad abitarla c'era la piccolapeste. Di questi tre mesi probabilmente ricorderò la sensazione di travaglio continuo, a volte accompagnata da vomito, altre solo da forti attacchi di nausea, cosa del tutto nuova rispetto alla mia prima gravidanza... Ricorderò le influenze, i raffreddori, la febbre, la pressione 50/80 e chi accidenti l'ha detto che le donne in gravidanza hanno più difese immunitarie e la pressione alta eh? Vogliamo chiamare Mithbusters?
Ricorderò senz'altro la gioia nel comunicare la notizia a Lei, l'unica finora incontrastata padrona dei nostri pensieri e del nostro amore :) e soprattutto il fatto che pur avendo precisato più volte di non volere nè fratelli nè sorelle, abbia preso in modo sorprendentemente positivo la notizia... io mi fido ancora poco ma staremo a vedere, nel frattempo è tutta una coccola per me e un'assunzione di responsabilità da parte sua, al grido di "io sono glande!" ha cominciato a fare tutto, ma veramente tutto, da sola (pure troppo....) e credetemi se vi dico che ad oggi tutto può darmi pensiero tranne che la mia adorata e fantastica bambina :) E poi di questi tre mesi porterò nel cuore quel battito velocissimo, quelle ecografie in cui poco più che un fagiolo ti giravi e rigiravi esattamente come tua sorella, tanto che è come averla di nuovo lì, tanto che la sensazione di nuovo eppure già vissuto è così forte che a volte mi dà una vertigine, tanto che a volte penso che mi crescerà un altro petto e un altro cuore perchè tutto questo amore in questo cuore già stracolmo non ci può stare e sono solo tre mesi.


venerdì 8 marzo 2013

"Io non sono una donna! Sono una bambina!"

Stamattina quando il Prof ti ha fatto gli auguri hai risposto così. Con quel tuo piglio tra l'arrabbiato e lo scocciato, della serie "ma a questi quante volte devo ripetere le stesse cose". E in quel piglio e in quella frase io ho visto proprio la "piccola donna" che sei. Una piccola grande donna dalle idee chiare e dai modi schietti, con le sue convinzioni e la sua caparbietà, una piccola donna che sceglie con cura le parole, che non dice paletto se è un segnale stradale e non dice coccodrillo se è un caimano (come faccia a saperlo questo è un altro discorso...). Che non dice donna di sè ma bambina e che non dice bambina di sua cugina ma ragazza. Una piccola donna che sa stupirmi ogni giorno con la sua intelligenza, fatta di semplici collegamenti logici, che ai miei occhi di mamma rappresentano sempre un miracolo! Auguri bambina mia, perchè crescendo diventerai una donna meravigliosa!

giovedì 7 marzo 2013

Pensieri sparsi e senza logica

Ho voglia di mare. Penso a tanti bei momenti passati con gli amici, con il Prof e con la Peste, momenti dolci che lasciano sulla punta della lingua sapore di zucchero filato. Sogno spiagge lunghe e sconfinate, calore dentro e fuori e noi due, per mano. Vedo la mia piccolina che parla, parla, parla, parla e mi sbaciucchia, piccola pomiciosa :) anche mentre mi addormento sul divano e gli ultimi pensieri della giornata sono le sue parole e il sapore di frutta dei suoi bacini. Ascolto la radio in macchina e canto, come non mi succedeva da un po'. Mi arrabbio tanto a lavoro ma poi rido chè è da stupidi arrabbiarsi per il lavoro. Mi tocco il pancino che cresce e ho paura ma poi... rido di nuovo e sono felice :)

martedì 5 marzo 2013

"Libertà" - Jonathan Franzen

"Usa bene la tua libertà" questa, forse più di ogni altra frase, è quella che rappresenta al meglio "Libertà", il nuovo romanzo di Jonathan Franzen. Dopo quel capolavoro che fu: "Le correzioni", Franzen torna a scrivere una moderna saga familiare dove il filo conduttore della storia di ogni singolo personaggio è la libertà. Una libertà che, come si capisce ben presto, implica delle responsabilità enormi, perchè se nessuno ci obbliga a fare delle scelte o a seguire certi percorsi, ogni nostra decisione presa liberamente porta con sè la responsabilità della sua riuscita o del suo fallimento. E così è per ogni aspetto della vita, nel lavoro, nell'educazione dei figli, nel decidere se dire o non dire qualcosa, ogni scelta che noi riteniamo "libera" è in realtà sempre dettata dall'idea che abbiamo di noi stessi, di cosa vorremmo diventare e a cosa ci stiamo ribellando e perchè no, anche all'idea che vorremmo che gli altri avessero di noi. "Libertà" è un romanzo epocale che racconta con una prosa squisita gli ultimi 40 anni di storia americana, scrive Paolo Giordano : "Io lessi Le correzioni a vent'anni ed ero sicuro di non potermi più innamorare così, perché l'età giusta era passata e perché agli esordi, si sa, ci affezioniamo più tenacemente; ero pronto a indignarmi con Jonathan Franzen per la sua presunzione di scrivere a tutti i costi un romanzo che segnasse il tempo, sicuro che avrebbe fallito.
Invece no. L'ha scritto davvero: un capolavoro di costruzione, intelletto e controllata misericordia. Libertà. E io mi sono innamorato di nuovo. Come la prima volta."

E io sono d'accordo con lui.