lunedì 23 maggio 2016

Qui si parla di viaggi

    - Peste ti piacerebbe viaggiare con la mamma?
    - Si! Andiamo a Follonica al mare vero?
    - Si ci andiamo, ma io dicevo viaggiare con l’aereo come quando eri piccola ti ricordi?
    - Si!
    - E poi vedere le città, anche senza mare o senza sciare, giocare a fare le turiste, fare le foto… cose così…
    - Si mamma mi piacerebbe molto.
    - Bene, e dove vorresti andare se potessi scegliere?
    - Per prima cosa vorrei andare un’altra volta in Spagna! Io adoro la Spagna!
    - Bene. Spagna si può fare. Poi?
    - Poi vorrei andare ai Caraibi
    - Eh… magari… Speriamo di poterci andare un giorno…
    - E poi mamma vorrei andare a Romagna…
    - Dove?
    - A Romagna, sai dove ci sono i delfini…
    - Ah! In Romagna!
    - Si in Romagna! Perché oh mamma ho visto in TV che ci sono i delfini e poi c’è tutta l’Italia che tu passeggi e ti senti un gigante!
    - L’Italia in miniatura! Sai che anche la mamma da piccola c’è andata!
    - Davvero mamma? Ecco si… vorrei andare anche in Romagna.
    - Bene amore vedremo cosa si può fare: Spagna, Caraibi e Romagna.
     
    Almeno abbiamo delle idee per i prossimi viaggi :D

mercoledì 11 maggio 2016

PiccolaPeste e il nuoto


È un anno che PiccolaPeste segue i corsi di nuoto. È il nostro appuntamento del sabato mattina. Son quelle cose che sai che faresti comunque anche se non imparasse mai, perché è il nostro piccolo momento a due, in cui chiacchieriamo negli spogliatoi, ci abbracciamo mentre gli asciugo i capelli, è una cosa nostra, se io non posso non delego il Prof non andiamo e basta. E quindi dicevo è un anno, il nuoto non è propriamente lo sport per lei, ma la piscina gli piace e non ha mai voluto interrompere tranne piccoli intervalli in cui eravamo al mare o per le vacanze natalizie. Anche se… il suo rapporto col nuoto non è stato sempre rose e fiori: prima abbiamo dovuto superare lo scoglio del freddo, poi la paura enorme di non toccare, poi quella dei tuffi, infine quella della presenza rassicurante dell’istruttore. Insomma un anno c’è voluto tutto per prendere confidenza con questo sport…. Sabato mattina è avvenuto il miracolo. Istruttore fuori dall’acqua, PiccolaPeste si stacca dal bordo comincia a "scivolare" e fa due bracciate. DUE BRACCIATE. Generalmente non sono una di quelle mamme che sta attaccata al vetro, sbraccia per farsi vedere, parla da sola come se il figlio/a fosse lì e potesse sentirla o attacca bottone con tutti finchè non trova la mamma di uno/a che frequenta lo stesso corso e allora l’ammorba… ok un po’ ero così anch’io all’inizio… ma dopo un anno sono semplicemente quella un po’ defilata che con un occhio spippola sul wozzap e con uno controlla che la figlia non affoghi. Ma sabato è accaduto l’imprevedibile. Ero lì sul gruppo wozzap delle mamme a spettegolare quando eccola che parte: Scivolo-Ta-Ta-Bracciata-Bordo. Devo essere rimasta con la mascella calata qualche minuto perché alla fine la mamma accanto a me sulla panchina mi fa "Quando ha fatto le prime bracciate da sola la mia ho stappato una bottiglia di prosecco". Bello sapere di non essere soli!

mercoledì 4 maggio 2016

La gita della prima

Ieri sera ha preparato il suo zainetto con cura. Ha ascoltato tutte le mie raccomandazioni con pazienza, poi si è assicurata che il Prof mettesse la sveglia all’ora giusta. A letto mi ha confidato tutti i "pessimi" della prima A e della prima B secondo lei, mettendo anche sé stessa tra quelli che disturbano la lezione ma tant’è… almeno ne è consapevole. Poi mi ha detto "mamma abbracciami" e si è girata per dormire anche se i piedi, che non tradiscono mai le emozioni, hanno continuato a muoversi per un altro bel po’. Stamani si è svegliata, vestita e lavata senza fare neanche un capriccio, ed era pronta 15 minuti prima dell’ora stabilita per la partenza. Mi ha ripetuto tutte le raccomandazioni che le avevo fatto, mi ha dato un bacio e poi il Prof l’ha accompagnata al pullman, per la sua prima vera gita. Adesso PiccolaPeste è sul pullman, passerà un’intera giornata con i suoi amichetti in un parco da favola, farà tutto quello che fa di solito ma lo farà a due ore e mezzo da casa, senza aiuti, in autonomia, forse si sentirà grande o forse spersa, ma sicuramente le emozioni di oggi gli resteranno dentro per un bel pezzo. E anche a noi.
 

martedì 3 maggio 2016

Lavoro e famiglia

Stamani ho fatto un rapido conto, nemmeno io so quanto preciso, sicuramente è al ribasso non comprendendo i pasti che dipendono sempre dalle presenze, comunque 300euro al mese per 11 mesi, per due anni fa 6600euro se teniamo conto che ho due figlie ed entrambe hanno frequentato il nido ecco che arriviamo a 13200euro. Sorprendente eh?! Teniamo conto anche che l’azienda per cui lavoro non ha nessun tipo di rimborso o contributo asilo. Teniamo conto anche del fatto che mio marito è artigiano, ergo lavoratore indipendente, ergo paternità inesistente e nel calcolo dell’ISEE il suo reddito fa si che non possiamo percepire rimborsi. Dopo questa breve premessa ci si può rendere conto di quanto genitorialità e lavoro, almeno nel nostro caso vadano a braccetto, ma sarebbero andate a braccetto comunque perché se non avessimo lavorato non avremmo avuto bisogno del nido.

Come sempre il problema è la possibilità di scelta che semplicemente: non esiste nel nostro paese. Mio marito non ha potuto scegliere se prendere o meno il congedo parentale, semplicemente non era previsto per lui. Io non ho potuto scegliere di seguire le mie figlie fino alla scuola materna perché i mesi previsti di maternità coprono a malapena il primo anno di vita. Al solito mandare i figli al nido non è stata una scelta, semplicemente non ne avevamo altre non avendo nonni disponibili e non volendo contare solo su una baby-sitter.

Secondo me finchè i genitori non verranno messi nelle condizioni di poter realmente scegliere, in base alla propria idea di famiglia, di gestione del tempo e di priorità che ovviamente cambiano con l’età e con le esigenze dei figli, non potremmo definirci uno stato che ha a cuore i propri cittadini, perché se è vero che l’Italia è una repubblica basata sul lavoro è anche vero che quella repubblica è fatta di persone e di famiglie.

Questo post partecipa al blogstorming http://genitoricrescono.com/tema-del-mese-lavoro/