venerdì 21 dicembre 2012

F come Fiaccole!

Da un'idea de "La solita mamma" ho deciso di cimentarmi anch'io nell'alfabeto fotografico che oltre che un'occasione per uscire macchinetta fotografica alla mano, offre dei bellissimi spunti per parlare del posto in cui vivo e con cui ho un rapporto di amore-odio.


F come Fiaccole! Mi perdonerete per la foto (ci vuole un po' di Fantasia :D :D) ma la F non poteva, cadendo in questo periodo, che essere la F di Fiaccole. Per gli abitanti di Abbadia San Salvatore questa non è una festa qualsiasi è: La Festa. Come potete leggere su Wikipedia è una tradizione antichissima che ha le sue origini nel periodo successivo alla costruzione del monastero di Abbadia (742 D.C.). Le fiaccole altro non sono che cataste di legna alte circa 3m che vengono accese la sera della vigilia di Natale e bruciano per tutta la notte, la "nostra" leggenda narra che venissero costruite per permettere agli abitanti della valle e di tutta la zona di avere il cammino illuminato per arrivare fino alla chiesa ed assistere alla messa e poi festeggiare intorno al fuoco per tutta la notte. Al di là della leggenda io adoro questa festa perchè è una delle poche tradizioni che si tramanda di padre in figlio, ogni via, rione, famiglia, a seconda delle possibilità economica e di tempo, costruisce la sua fiaccola, più grande, più piccola, più alta o più bassa, ognuna è diversa, ognuna costruita in tempi diversi, c'è chi la costruisce l'8 dicembre, chi il giorno della vigilia, chi ogni sera un po' all'uscita da lavoro, le fiaccole prendono la forma e le abitudini delle persone del paese. Accanto alle fiaccole vengono poi costruite le capanne che serviranno come luogo di ristoro per i "cantori", eh si perchè intorno ad ogni fiaccola si intonano i canti tipici del Natale e quelli della tradizione in dialetto, ristoro a base di vino caldo, biscotti con gli anici e qualche dolcetto, tutto rigorosamente fatto in casa e tutto rigorosamente a offerta (preparate gli spiccioli!). Per noi la Vigilia di Natale è questa, da sempre, niente cenoni ma cena a base di tagliatini con i ceci e poi via! A fare il giro delle Fiaccole con gli amici, per cantare, bere e farsi gli auguri, e una volta passata la mezzanotte (e quindi conclusa la vigilia), quando dalle fiaccole cominciano a cadere le braci... salsiccia alla brace e pancetta per tutti! Per festeggiare degnamente il Natale! Vi ho invogliato? Ancora no? E allora guardate queste foto fatte da un mio amico, lupo di mare e scettico alle tradizioni ;) che oggi festeggia il suo compleanno! Auguri!




giovedì 20 dicembre 2012

Il concerto della materna - The day after

E quindi ieri sera era la grande serata. Ieri abbiamo fatto le cose a modino:
- preparata la gonnellina jeans e la maglietta bianca (Dio benedica Zara online e la loro velocità di spedizione, amen)
- sistemato cappellino da Babbo Natale che era un po' grande
- prelevata la PiccolaPeste dalla materna alle ore 13:45 per farle fare il riposino, sennò col cavolo che stava sveglia per il concerto
- fatto cena alle 19 stecchite sennò non si faceva a tempo a prepararci per le 20:15 ora di consegna dei pargoli alle maestre sul retro del teatro
- dalle ore 20:15 alle ore 20:50 in fila ammassati di fronte all'ingresso del teatro a -2° per accaparrarsi dei posti decenti da cui almeno riuscire a riconoscere Caterina in mezzo a 150 ragazzini vestiti tutti uguali
E finalmente.... si apre il sipario....
Ecco, potrei dire tante cose, partire dal fatto che non si può far fare un concerto di un'ora alle 21 di sera a dei bimbi di tre anni. Potrei dire che gli intermezzi cantati dalla corale non facevano che allungare la loro agonia. Potrei dire queste e altre cose che solo un genitore preoccupato per il suo bambino può notare in una serata del genere, in realtà... Beh... in realtà c'è da dire una cosa sola: che il lavoro dei bambini e delle maestre è stato encomiabile. Che vi devo dire, a me vederli lì, tutti seduti composti (o quasi...) a cantare le canzoni di Natale con quelle vocine ine ine, mi viene la lacrimuccia :)
e poi gli stacchetti preparati con i bambini più grandi, l'ingresso a sorpresa di Babbo Natale, che ha creato non poco scompiglio :D
Insomma, alla fine, nonostante la PiccolaPeste si sia pocciata prima tutte le dita di entrambe le mani per poi passare all'avanbraccio dal gran sonno (io il ciuccio mi sa che non glielo tolgo...), nonostante l'attesa per la riconsegna del pargolo che, giustamente, è avvenuta a sipario chiuso e uno alla volta, insomma nonostante tutto, è stato molto bello e non solo per noi ma anche per loro che, almeno a detta della PiccolaPeste, si sono divertiti tantissimo, non solo ieri sera ma per tutta la durata del progetto, come lo ha giustamente definito la maestra. Questo per loro è stato un vero e proprio progetto che li ha tenuti occupati durante questi mesi, che gli ha insegnato non solo le canzoni o i balletti, ma anche a stare insieme, a rispettarsi, a fare squadra, a sentire un po' dell'atmosfera e dell'emozione del Natale, tutte cose che aiutano a crescere.

mercoledì 19 dicembre 2012

Quando si dice la soddisfazione! Cose da fare in un'ora scarsa senza pupa :)

Ebbene, per chi se lo stesse chiedendo, la prova generale del concerto natalizio della PiccolaPeste, quella dedicata ai nonni, è andata alla grande! Nonno Mattia ha riferito che la Peste ha, nell'ordine:
1. salutato il pubblico ad ogni cambio di canzone o applauso come un'attrice compassata
2. tolto la vita al povero Zulio (Giulio, il suo amico del cuore...) per tutto il concerto cercando di prenderlo per mano e spintonandolo (spero nel tentativo di tenerlo sveglio, si sa che Giulio è un gran dormiglione :))
3. cantato, cantato, cantato, tanto che la sua vocina si riconosceva in mezzo a quelle di tutti gli altri e la cosa non mi stupisce per niente dato che a casa fa esattamente la stessa cosa...
Detto ciò. Alle ore 17:20 di ieri ci siamo trovati io e il Prof, senza PiccolaPeste, con i negozi a disposizione, semi vuoti (perchè il concerto di natale tra nonni e zii riempie tutto il teatro) ed un'unica idea in testa: finire i regali di Natale IN PACE!!!!!!!! E ce l'abbiamo fatta :)
Non potete capire che soddisfazione!!! Credo sia il primo Natale da quando c'è Caterina che non mi ritrovo a girare come una scema il giorno della vigilia spuntando nomi da un foglietto, per poi ritrovarmi a fare delle figure di m...a con chi, con amore, ha pensato a mia figlia mentre io non trovando il regalo adatto ho dato la colpa a BabboNatale, la Befana e internet e mi sono presentata dopo 10 giorni, col regalo giusto eh, ma sempre dopo 10 giorni!
Il fatto è che io sono una purista del regalo e il regalo tanto per fare o fatto di fretta a me non piace, mettiamoci poi che a Natale faccio regali solo ai bambini e che ogni regalo dev'essere adatto a chi lo riceverà e possibilmente dev'essere quello richiesto e desiderato che... insomma, l'impresa è ardua credete a me. E invece ieri è filato tutto liscio, soddisfazione!
Adesso ho un sacco di pacchetti che come una piccola BabbA Natale consegnerò nei prossimi giorni ai genitori dei piccoli sperando che la mattina di Natale un po' di sbrilluccichìo di occhi vada anche ai miei regalini :)
E adesso ho un quesito un po' strambo ma fondamentale, qui da noi c'è il servizio babbo natale a domicilio, tu telefoni, porti i regali e un tizio vestito da babbo natale te li porta a casa la mattina di natale, detto ciò, fino a qualche giorno fa mi sembrava una buona idea telefonare per farlo venire anche perchè la PetitPeste aha deciso di dare il ciuccio a babbo natale e quindi magari vedendolo di persona è più facile, ma poi... poi sono stata assalita da dubbi di natura "romantica" diciamo così, del tipo: e se sgama che è finto? Tipo vuole vedere mentre si allontana con la slitta e questo c'ha la panda posteggiata sotto casa? Oppure se si impaurisce e allora il ciuccio col cacchio che glielo da oppure glielo da perchè intimorita e poi lo rivuole e giù pianti?
Non è forse meglio la versione romantica dove lei lega il ciuccio all'albero e babbo Natale la notte prende il ciuccio e lascia il dono?

martedì 18 dicembre 2012

Il delirio... ovvero "Il concerto di Natale della materna"

Sono mesi che se ne parla... alle riunioni... nei capannelli fuori scuola...

Settimane che la PiccolaPeste gira per casa cantando "gingol bell gingol bell gingol o du weilsss! una vai in istubai..." (sì l'inglese non è proprio il suo forte :))

Giorni, in cui veniamo bersagliati da biglietti criptici lasciati nelle mani e nelle tasche dei nostri figli dalle maestre "il giorno x alle ore y prova straordinaria col maestro S, i bambini che escono alle 12 devono rientrare alle 14, i bambini che prendono il pulmino alle 15 dovranno farsi venire a prendere dai genitori alle 16" i bambini con i capelli neri e gli occhi verdi si avvieranno a piedi con una mappa sulla mano destra... robe così...
"per la prova generale i genitori dovranno portare i bambini alla porta laterale del teatro alle 1630, la prova sarà aperta solo ai nonni (?) i biglietti sono in vendita da ieri (ergo: so finiti...)" CAAAAZZZ.....!!!
"la sera del concerto i bambini dovranno essere vestiti nel seguente modo: maglietta bianca e jeans (FIIIUUUU!!!) i maschi ('AZZ!) maglietta bianca e gonna jeans le femmine" gonna jeans?????? A dicembre????? Ma che è uno scherzo? E dove la trovo io una gonna jeans in tre giorni a dicembre? (L'idea l'ha avuta senz'altro quella str... che manda sempre la figlia a scuola come a una sfilata di Cavalli, gli venisse.... Grrrr!)

Ore trepidanti, stamani, in attesa della prova generale di oggi pomeriggio per i nonni...
- Meliiiiiiiii!!! Ma la gonna l'hai trovata
- No
- E come facciamo????
- Calma Prof... è la prova! Ho ancora un giorno per trovarla... (e non ci riuscirò... ah ehm...)
- Mamma mi vieni a plende te oggi?
- No tesoro mi sa che viene bab..
- Io! Io! Cate viene babbo!!! Ti accompagno fino al palco eh... non ti lascio... tranquilla!
- Prof non sei te che canti, sul palco ci saranno le maestre e i suoi amici
- Io non la mollo lì da sola.
- Ooookkeeeei....
- Mamma ma te vieni a concelto?
- Certo amore, esco da lavoro e vengo...
Insomma qui è il delirio. Il Prof è più agitato di lei. Lei intanto per protesta o perchè è fatta così, mia figlia al delirio reagisce con calma zen estraniandosi, ha preso la sua chitarra giocattolo e ha cominciato a cantare "Boooooooln tu bi waaaaaaaaaild"

mercoledì 5 dicembre 2012

O Forse...

Non c'è verso, a me il blog de "La solita mamma" ispira un sacco. Come questo sulle parole, è vero, ci sono parole adatte al momento, parole che ci rappresentano, parole che ci fanno venire subito il sorriso e altre che ci scivolano dolci sulla lingua come il gelato all'amarena. Io per esempio ho sempre amato la parola energia, è una parola che mi mette di buonumore, una di quelle che arricciano gli angoli della bocca e collegano le sinapsi, è una parola che per me è come una scossa... Energia. La dico e mi viene voglia di muovermi, correre, ballare, saltare e ridere, su di me ha un vero effetto terapeutico!
Un'altra parola che da sempre mi mette in pace con me stessa e mi fa venire i brividi per dove mi può portare è libertà,  libertà è un volo senza paracadute, aprire le ali e seguire le correnti, libertà è una di quelle parole che non si può dire spesso, perchè provoca una vertigine, perchè è desiderio ma anche paura, è voglia di rompere gli schemi e paura di non poter vivere senza di questi, è una parola che mette a dura prova!
Beh... indubbiamente questi sono dei paroloni :) ultimamente invece c'è una parola molto semplice ma che mi piace tantissimo, forse perchè la ricollego sempre alla mia piccolina che ne fa un grande uso, ed è forse anzi nell'accezione PiccolaPeste o forse. Lei la usa continuamente e mi piace perchè mi dà proprio l'idea dell'incertezza, della scoperta "mamma sarà un lupo? o forse è un orso? o forse...", delle sue mille domande e mille scoperte, come quando mi dice "mamma a me piace il viola... o forse il giallo... o forse il verde..." e vorrei dirle che questa sua indecisione è bellissima, libera dalle certezze degli adulti e dalle limitazioni della vita, vorrei dirle di non dimenticare mai i suoi "o forse" perchè è bello lasciarsi tutte le strade aperte "mamma io vorrei fare la ballerina... o forse la dottoressa... o forse la principessa", è bello cambiare idea, è bello svegliarsi la mattina e poter dire "Io sono così... o forse potrei anche essere così" basta volerlo o forse... anche solo pensarlo :)

lunedì 3 dicembre 2012

E come Emozione!

Da un'idea de "La solita mamma" ho deciso di cimentarmi anch'io nell'alfabeto fotografico che oltre che un'occasione per uscire macchinetta fotografica alla mano, offre dei bellissimi spunti per parlare del posto in cui vivo e con cui ho un rapporto di amore-odio.


Lettera E come Emozione! Quell'emozione unica che solo la prima nevicata sa darti! Aprire gli occhi e non sentire nessun rumore solo qualcosa di molto attutito in lontananza, alzarsi dal letto e piano piano con i piedi scalzi su un pavimento freddissimo avvicinarsi alla finestra con un misto di gioia (sarà davvero nevicato?) e preoccupazione (oddio quanta ne avrà fatta?) e scoprire che Sììììììì!!!!! La prima neve della stagione è arrivata! E come da piccola emozionarsi di fronte a quel manto bianco che tutto copre, che tutto rende così meravigliosamente Natalizio! 
Stare in montagna qualche lato positivo ce l'ha devo ammetterlo, specie in questo periodo dell'anno dove sembra di essere veramente a casa di Babbo Natale :)
E a proposito di Babbo Natale, noi sabato abbiamo spedito la letterina, voi a che punto siete? Buon Lunedì!

Più del tuo più (un post più che sconclusionato…)

Da qualche giorno si è instaurata una buffa routine in casa nostra: la PiccolaPeste si sveglia solitamente una decina di minuti prima della sveglia, un orologio biologico veramente invidiabile credetemi, anche perché non fa distinzione tra giorni lavorativi e non… comunque, lei si sveglia e contrariamente alla media mondiale dei bambini NON si alza dal suo lettino MANCOAPAGARLA ma chiama, con voce chiara e ferma, quasi stentorea “Mamma. Mamma. MAAAAAMMAAAA!” al che mi alzo e mi dirigo verso la sua cameretta dove lei seduta sul letto mi aspetta ogni mattina con una pillola di saggezza diversa “Mamma Margarito (il suo deumidificatore ndr) è un pinguino. I pinguini sono uccelli ma non sanno volare”, no mia figlia non è un genio, guarda Diego… “Mamma stasera andiamo a scuola?” (gli avverbi di tempo non sono il nostro forte…) oppure ancora “Mamma ho sognato” “Ah bene amore… cosa?” si guarda intorno “il lampadario” ah… ok… oppure stamattina “Mamma ho sognato” “Davvero amore, cosa?” “il letto” “ah bene… il tuo letto?” “No mamma, il tuo, andiamo nel tuo letto?” ecco in genere finisce che la porto nel lettone e visto che di dormire non se ne parla più allora ci facciamo le coccole. Ora, la PiccolaPeste non è nota in famiglia per la sua affettuosità tutt’altro, dalle nostre parti delle persone come lei si usa dire “è rustica come una rogaia” tanto per dare l’idea, credo che abbia baciato i suoi nonni si e no una decina di volte da quando è nata per dire… però ci sono questi rari momenti in cui si lascia andare senza riserve in cui mi stringe forte e mi strofina il viso sul mio e mi dice “mamma ti voglio bene” che mi sciolgo, letteralmente, e a volte se ne esce con delle espressioni da pisciarsi addosso come l’altra mattina “mamma ti voglio bene più del tuo più” oppure “ti adolo mamma! come uno spuncipunf!” “anch’io ti adoro Cate, ma che è uno spuncipuf?” “Eeeeehhh mamma uno spuncipuf è uno spuncipuf! Come il mio canino che dolme!” AAAhhhh! Chiaro no?! Io ne ho dedotto che: il suo canino che dorme è il peluche con cui si addormenta, quindi uno spuncipuf potrebbe essere un peluche, ergo mi adora come un peluche….. Forse… ma forse anche no… o forse (come mi disse in un’altra perla di saggezza) mi ha preso per il suo cincillà, che poi perché una bimba di tre anni vorrebbe avere un suo cincillà invece di un cane o un gatto? Che c’entri ancora una volta Diego il salva animali?