venerdì 29 giugno 2012

L'annoso problema della valigia :) e saluti!

Domenica si parte per il mare (yhuuppyyy!!!) e, ovvio, devo fare la valigia. Negli anni di università e in seguito con le assidue frequentazioni di compagnie low cost per i miei viaggi ho affinato la tecnica del "fare la valigia". Le mie valigie sono così compatte e organizzate che più di una volta hanno destato l'invidia degli altri partecipanti ai vari viaggi "Ma come fai?" "Ti sei dimenticata per forza qualcosa!" (Ah! Ah! Ingenui...) "Fin'anche il phon da viaggio ho portato! Per la gioia di tutti!" "NAAAAA! Sei un mito!" "Lo so... Lo so...":)
Perchè fare la valigia è una predisposizione naturale, quella al viaggio. Le mie valigie più famose, quelle che credo passeranno negli annali sono: un trolley, del formato bagaglio a mano, per 15 giorni di viaggio itinerante tra Parigi, Normandia e Bretagna (che meraviglia di viaggio!), e il mitico zainone con cui partii per 21 giorni nella Patagonia Cilena, lì superai me stessa, c'era dentro anche una coperta di pile e una bacinella (e quanto mi so servite!!!). Eh si... queste erano le mie valigie di una volta, prodigio della sintesi e dell'ordine (è l'ascendente in Vergine eh... voi capite....).
Poi è arrivata lei... La piccola Donna col capello a caschetto :D
E le valigie sono cambiate...
E la loro realizzazione pure. Dopo un primo momento di panico, in cui non ricordo più nemmeno dove sono finite le valigie, prende il sopravvento l'ascendente Vergine di cui sopra, e stilo una lista, alla lista seguono le lavatrici dell'ultim'ora e finalmente si arriva al fatidico giorno del riempimento e il panico si reimpossessa di me! Così faccio un respiro profondo e mi appello al mio buonsenso e alla predisposizione naturale al viaggio e mi pongo le 3 domande che da sempre hanno svoltato la situazione: "Dove sto andando?" uno a volte si scorda che nella maggior parte dei luoghi in cui noi andiamo in vacanza la gente ci vive! Ehhhh! Accidenti! Che scoperta! Eh lo so ma allora perchè ci ostiniamo a voler portare dietro cose di uso comune che troviamo ovunque? Cose che costano poco e che non durano più di una o due settimane? Riflettere... Seconda domanda: "Fa caldo o fa freddo?" un occhio al meteo non guasta, è inutile portare felpe, tute o scarpe chiuse se andiamo al mare e ed prevista la settimana più torrida dell'estate, anzi togliete pure qualche maglietta che tanto al mare lavate due cose e a sera so asciutte. Stessa cosa per la montagna, ha senso portare un vestitino di chiffon e i sandali col tacco? Riflettere... Terza domanda: "C'è qualcosa da buttare che potrebbe farmi comodo?" questa è una domanda controversa lo so ma apre degli scenari che... ora vi spiego. Nella mia osservazione di anni sul viaggiatore medio ho notato che: 1) la gente tende a comprare cose per andare in vacanza 2) la gente tende a comprare cose durante la vacanza. Questo porta a due cose 1) se ti sparisce la valigia in aereoporto o il paio di jeans nuovi dallo stendino del villaggio o dell'ostello imprechi pure in aramaico antico 2) devi lesinare gli acquisti perchè non hai posto in valigia e ti girano a palla (credetemi ve lo dice una che quando è andata a NY ha portato una valigia vuota apposta...). Quindi io in valigia metto sempre roba vecchia che butterò prima di tornare a casa e che presumibilmente sostituirò con qualcosa di comprato in loco che oltre ad essere un ricordo mi sarà anche utile ;) e si attenua anche il senso di colpa da shopping!
Beh che dire, domani valigie che domenica si parte per il mare... 15 giorni di relax in cui mi godrò la mia PiccolaPeste senza interruzioni! Buone Vacanze a chi parte e Buon Lavoro a chi resta :*

giovedì 28 giugno 2012

Hair!

E' andata! Il primo taglio di capelli della PiccolaPeste è andato, con tanto di foto di rito e ciocchetta conservata :)
P.S. Comunque a me fa morire quell'aria compassata con cui si guarda allo specchio e il piede appoggiato, in generale l'atteggiamento "mbè non so forse nata dall'air stylist io?" :D mi fa scompisciare... a voi no?

mercoledì 27 giugno 2012

Fermate il mondo voglio scendere!

La mia è una richiesta di aiuto. Domenica parto per il mare con la PiccolaPeste e la nonna, senza Prof, che deve lavorare e che come degna sostituta ha incaricato sua madre, fortuna che con mia suocera vado d'accordo sennò sai che vacanze... Ma apparte questo, dicevo domenica parto e non ho ancora neanche pensato a ciò che dovrò portare o a dove ho (AH!AH!AH!) "messo a posto" le valigie dall'ultima volta che le ho usate, inoltre la PiccolaPeste dopo essersi tolta il pannolone è stata affetta da un raptus di crescita veloce e da ieri mattina rifiuta il biberon "vojo la tazzsa io. pecchè sono glande. pecchè devo zuppare i biccotti" benissimo, da stamani si vuole anche vestire da sola e, ovvio, i vestiti li decide lei. Non bastasse stasera abbiamo appuntamento dalla parucchiera per il primo taglio di capelli (il primo!!!!) e ho il terrore di cosa potrà fare, le alternative vanno dal tornare fregiata o calva a tratti a fare pipì sulle poltrone in pelle... Non ci voglio neanche pensare... In tutto ciò lavorerò fino a venerdì sera a ritmi serrati in una stanza dove quando non batte il sole e fa fresco sono 30° e per fortuna stiamo in montagna... gna'posso fa.

martedì 26 giugno 2012

Estate! E' tempo di ricordi... (post#2)

Avrò avuto 13 anni... ero una ragazzina come tante, nè bella nè brutta, un po' brufolosa e piatta come un'asse. Ascoltavo "Like a prayer" di Madonna e "Personal Jesus" dei Depeche Mode e non mi capacitavo del perchè le mie coetanee impazzissero per Jovanotti quando si potevano avere gli U2, ma Bono di fine anni 80 ve lo ricordate? Col senno (e la maturità) di poi direi che era il mio sogno erotico dell'epoca, ma all'epoca non conoscevo frasi come "sogno erotico" per cui ... (eh sì noi ragazzine degli anni '80 eravamo un po' ingenue :) ). Comunque dicevo, avevo 13 anni sì, ed ero svalvolata come solo un adolescente può essere, non sognavo il principe azzurro ma guardavo le mie amiche più grandi baciarsi col fidanzato sui muretti per poi litigare dopo due ore tirandosi i rispettivi braccialetti di gomma dai colori fluo che erano un must di quegli anni, affascinata dalla dinamica di queste relazioni e convincendo sempre di più la me stessa di allora che non avevo bisogno di un fidanzato. Tra l'altro il muso lungo non durava mai più di due ore e con molta probabilità la stessa amica che il pomeriggio tornava da noi tristissima la sera era già avvinghiata a qualcun altro del gruppo... Il gruppo! Il nostro gruppo quell'estate era di almeno 20 ragazzi, ovvio che c'erano dei sotto capannelli e noi 4 tendevamo a stare fra noi per la maggior parte del tempo, ma l'importante era far parte del gruppo, perchè se ne facevi parte nelle occasioni che contavano venivi invitato, considerato, si andava tutti insieme in piscina o a fare le grigliate in montagna, se non avevi il motorino poco importava anzi, era anche meglio! Andavi dietro a quelli più grandi!
Quell'estate non la dimenticherò mai. A Maggio era morta mia madre e ancora non ci capivo niente. A volte la mattina mi alzavo dal letto e andavo in camera dei miei per infilarmi nel lettone a parlare con lei, arrivavo alla porta e vedevo mio padre, da solo, dormire in quel lettone dove io e la mamma avevamo riso, giocato e chiacchierato per anni e tornavo indietro. In quel letto non ho mai più messo piede. Gli ultimi giorni di scuola passarono così... dire che non ricordo assolutamente niente di quei giorni non è un eufemismo, nella mia mente non c'è un ricordo legato a quei giorni, rimossi, totalmente... Fino all'estate. Ricordo che per radio davano sempre "Viva la mamma" e a me veniva da ridere per l'ironia della cosa ma me ne vergognavo e non l'ho mai detto a nessuno. Non piansi mai quell'estate stranamente, l'avrei fatto dopo anni ma allora no, non ne capivo il motivo ma non ne percepivo il bisogno. Poi un giorno vidi mio padre che metteva via dei vestiti della mamma e la cosa mi dette un fastidio che non so dire, era come se lui la facesse uscire una seconda volta dalla nostra vita e gli chiesi di darli a me, quei vestiti. Mia madre era una bella donna, non altissima ma ben proporzionata, con un fisico da ragazzina (aveva 42 anni quando è morta del resto...) e a volte si concedeva anche qualche vestito da ragazzina, ricordo un paio di jeans gialli che io adoravo e che quando se li metteva per uscire con me mi sembrava di andare in giro con una sorella più grande e più figa. Inutile dire che quei jeans furono la mia divisa per tutta l'estate. Li portai ovunque, mi facevano stare bene e paradossalmente mi davano la sensazione che lei non se ne fosse mai andata, che fosse sempre lì, con me. Quell'estate diventai grande e lo feci con una parte di mia mamma addosso o forse proprio grazie a questo.
La scorsa settimana sono passata per caso davanti al negozio di una mia amica, sono entrata a salutarla e lì su uno scaffale c'erano un paio di jeans gialli come quelli di mia madre. Li ho comprati di getto. A casa li ho abbracciati e un po' ho pianto, ma poco, mi vergognavo come allora. Non so se li metterò ma averli mi fa stare bene.

Spannolinamento #3 - Orgoglio di mamma :)

Ieri la PiccolaPeste è tornata dal nido con solo una mutandina da lavare delle 10 che avevo previsto servissero, non solo ma ha passato il resto del pomeriggio col Prof perchè io dovevo fare delle commissioni e quando sono tornata a casa leccava un chupachumps più grosso di lei...
Il motivo di cotanto premio (credo sia il secondo lecca lecca che mangia in tutta la sua vita...) è che mentre giocava col suo amichetto Sebastian si è alzata e ha detto al Prof "Babbo mi scappa la pipì" e l'ha retta finchè non sono stati in prossimità di un posto appartato dei giardini e lì l'ha fatta, tutta, senza perdere una goccia. Inoltre stamani aveva di nuovo il pannolone pulito.
Che vi devo dire.... sono orgogliosa :)
P.S. Giuro che questo è l'ultimo post sullo spannolinamento, giuro. E' che sono troppo orgogliosa della mia piccola "grande donna" :)

lunedì 25 giugno 2012

Spannolinamento #2

Ieri mattina la PiccolaPeste si è alzata, ha fatto colazione, ha fatto la cacca  i suoi bisognini e mentre la stavo cambiando mi ha tolto il pannolone di mano e l'ha gettato a terra al grido "no lo boglio più i pannolone! io scio glande!", la mamma apprensiva che è dentro di me ha provato subito a dire qulcosa tipo "ma amore tra un po' andiamo al mare aspetta qualche giorno" poi ha preso il sopravvento quella pazza che ha visto tutte le puntate di tutte le serie di SOS Tata e mi sono sentita dire (anche con un certo quale entusiasmo...)
"Allora mettiamo le mutandine amore?!" e prima che la madre apprensiva avesse il tempo di reagire la pazza ha tirato fuori dal cassetto una delle nmila paia di mutande che avevo comprato in previsione di questo giorno e guarda il caso la Peste ha reagito entusiasta all'idea.... Quindi è iniziato ufficialmente lo Spannolinamento!
Il bilancio di ieri è stato: prima pipì per terra in salotto a casa della suocera con conseguente pianto disperato per non averlo detto in tempo ed essersi bagnata fin anche i sandaletti. Seconda pipì nel bagno della suocera, sempre per terra ma ci stamo avvicinando. Terza pipì a casa dopo il sonnellino in prossimità vasino. Quarta pipì falso allarme dopo che si era fatta portare in braccio trionfante nel bagno del circolo tennis del Prof (bagni che lei adora per altro... non so proprio perchè...), comunque neanche una goccia. Quinta pipì sulle gradinate del suddetto circolo appena uscita dal bagno tra gli sguardi di commiserazione dei presenti (per fortuna pochi!). Sesta pipì a casa di Franci mentre giocava col suo amico Samuele, qualche goccia fino in bagno e poi niente, l'avrebbe fatta solo dopo averla vista fare a Samuele... Settima pipì ormai stremata a casa, per terra ovviamente. Dormito col pannolone, stamani l'ha voluto togliere subito, era intonso... "Amore ti scappa?" " No" "Amore vuoi provare" "Noooooo!!!!" ...........
"Mammina...." "Si tesoro" "Devo fare la pipì" "ok tesoro reggila che andiamo al bagno" mezzo litro di pipì tutta nel vasino! Seguono complimenti, baci, abbracci, danze varie e promesse di regali stratosferici...
Al momento è al nido con in dotazione: 10 paia di mutande, tre paia di pantaloni, due magliette, un vestito, due paia di sandali....
C'ho l'ansia.

sabato 23 giugno 2012

Estate! E' tempo di ricordi... (post#1)

Era l'estate della 5° elementare quando una bimbetta con i capelli corti, gli occhi vispi e una bici azzurra si presentò a casa mia per giocare insieme... Quella fu la prima di una serie di estati passate insieme e di una serie di inverni passati a studiare insieme, perchè a settembre scoprimmo di essere anche nella stessa classe alle medie.
Era l'estate della 3° media quando due ragazzine, che facevano coppia anche loro dalle elementari, fecero amicizia con noi, di un anno più grandi... Una di loro veniva da Roma e passava da noi in paese tutta l'estate, a casa di sua nonna.
Queste due estati le ricorderò per tutta la vita perchè sono quelle in cui ho conosciuto le mie migliori amiche. Certo ho anche altre amiche, ottime amiche, oltre a loro ma... è come dice il protagonista del film Stand by me: "Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a 12 anni. Gesù ma chi li ha?"
Perchè a 12 anni gli amici sono tutto, sono la tua famiglia, il tuo mondo, le tue certezze. Noi passavamo intere giornate insieme a non fare assolutamente nulla, ma un nulla così speciale che ogni volta che ci penso mi vengono gli occhi lucidi e un sorriso idiota. Perchè 12 anni è un'età strana che segna il passaggio tra bambino e adulto e avere accanto qualcuno che ti tiene per mano in questo momento così bello e delicato della propria vita è un privilegio raro.
Sono passati 27 anni da quella prima estate e 24 dalla seconda, ma noi non ci siamo perse mai, le nostre vite sono andate avanti, a volte si sono allontanate per poi ricongiungersi in modi strani e imprevedibili, ma il filo che ci univa non si mai rotto in tutti questi anni.
Quest'estate è la prima estate in cui tutte e quattro siamo mamme, inutile dire che cercheremo di passare almeno una settimana tutte e.... 8 insieme!!!

martedì 19 giugno 2012

Week-end in maremma, un anno dopo…

Ad un anno esatto dall’ultima volta (secondo week-end di Giugno) siamo tornati a trovare la Rosy dell’agriturismo “Al Vermigliano” all’Alberese. Che dire… tornare in un posto che già si conosce è un po’ come tornare a casa, tornare in “questo” particolare posto lo è ancora di più perché veramente Rosy e suo marito fanno di tutto per far sentire a casa i propri ospiti. Le cene e le colazioni sotto il porticato sono da 10 e lode, la verdura dell’orto, le marmellate e le torte fatte in casa non hanno veramente prezzo, una vacanza all’insegna del relax e del buon cibo via!

Anche quest’anno abbiamo ripercorso la mitica ciclabile fino a Marina di Alberese anche se il tempo non c’è stato amico perché sul mare tirava un vento freddo da portar via, comunque abbiamo visto i cavalli, le mucche, il toro e persino i vitellini!
Inoltre quest’anno siamo riusciti a vedere “Il giardino dei tarocchi” a Capalbio, un luogo che definire magico è quasi riduttivo. Questo parco/museo è frutto del lavoro dell’artista svizzera Niki de Saint Phalle che ha rappresentato le carte dei tarocchi con varie istallazioni, statue mi pare riduttivo perché alcune sono dei veri “mondi a sé”, ma la cosa bella di queste istallazioni è che non sono semplicemente messe lì per essere guardate… ci si può salire sopra, entrare dentro, guardare attraverso… non ci credete? Guardate un po’ queste foto in cui la PiccolaPeste ha mostrato di gradire questo tipo di arte…







Purtroppo abbiamo saputo troppo tardi del giro in carrozza dentro al parco, che andava prenotato un giorno prima, ma poco male abbiamo già una scusa per tornare il prossimo anno J (come se ce ne fosse bisogno).

lunedì 18 giugno 2012

Quel che porta il cambiamento...

Ho aggiornato poco di recente. Sono stati giorni densi. Densi di pensieri, densi di lavoro, densi di decisioni, densi di cose da fare. Ho cambiato azienda, dopo 11 anni e mezzo, dal 1 giugno ho cambiato azienda e contratto, non tipo di lavoro, non luogo di lavoro. Un cambiamento non cambiamento, ma che viene da un anno molto impegnativo sia sul piano fisico che psicologico. Fare la funambola sulla corda non è mai stato il mio forte, io sono più una che "o di qua o di là", forse sarò poco flessibile, io preferisco definirmi coerente e adesso finalmente, lavorativamente, sto bene, ho riacquistato coerenza e sono pronta per ripartire.
L'unica cosa che mi mancherà, sono certa, è il tempo da dedicare alla PiccolaPeste, ma sono altrettanto certa che il tempo che le dedicherò sarà "pulito" non più contaminato da un'ansia e da un nervosismo di fondo legate all'incertezza del futuro. Speriamo bene...

mercoledì 6 giugno 2012

La gita del nido...

Venerdì c'è stata la gita del nido. Eh si, perchè se qualcuno di voi se lo sta chiedendo la risposta è sì, al nido che frequenta la PiccolaPeste si fa pure la gita a fine anno! E per quelli che avranno pensato "ai nostri tempi le gite al nido non si facevano" posso confermare: no, ai nostri tempi le gite al nido non si facevano, ma manco alla materna, ma manco c'erano tanti bambini al nido o alla materna, chè in genere il primo distacco c'era in prima elementare dove mi ricordo grandi pianti e moccolo al naso per tutta la prima settimana (e s'usciva alle 12:30!!!! Che frignoni!!!) va beh... dicevo: venerdì gita del nido in un'azienda agricola della zona. Ovviamente la PiccolaPeste giovedì sera aveva la febbre a 38,5°.... Tanto per non farci mancare niente. Come potete ben immaginare da madre snaturata progressista quale sono non ho avuto il cuore di tenerla a casa e così venerdì mattina, complice una giornata meravigliosa, siamo partite alla volta del podere "Cerretale" con tutta la scolaresca. Ovviamente la gita era aperta a tutti, anche ai bimbi più grandi, ai genitori e ai nonni, noi eravamo in formazione minima io e la Peste. Di fronte all'asilo a un quarto alle 9 (ci raccomandiamo la puntualità e bla bla bla) eravamo noi, le maestre, le rappresentanti di classe con relativi pargoli e Leonaddo! Che bello come il sole, con la sua felpa di Superman e la maglietta di Ben Ten (conflitto d'interessi? Mah!) fermava tutti i bimbi che entravano alla materna dicendo "Io non vengo oggi! Vado alla gita del nido! Ah Ah Aaaahhh!", fantastico! :)
Finalmente siamo tutti e si parte. All'arrivo distribuzione dei cappellini con il logo dell'asilo, saluti vari e primi commenti:
- No lo boglio il cappello io c'ho il miiiio! (Caterina)
- Dove sono le tigri mamma? E i' giaguaro? (Lapo, un grande fan del cartone animato Diego...)
- Francescooooo Francescoooooo vieni subito qui!!!! Lascia stare il cane!!!!!! Lascia stare il cavallo!!!!! Quuiiiiiii!!!!!!!! (Nonni di Francesco)
- Guadda che bella borsa che ho io... Io sono una principessa (Sofia)
- Mamma Crittian m'ha rubbato i cleckel!!! AAhhh!! (Tristano)
- Forza bambini! Tutti qui! Tutti in fila si va dalle mucche! (Maestra Barbara)
- Siiiiii!!!! (Tutti)
Ma come fa? Non alza la voce, non li tocca, non li strattona e tutti la amano e, cosa fondamentale, la seguono! Se rinasco voglio fare la maestra al nido, cavolo dà più soddisfazione che domare dei leoni...
Comunque la mungitura delle mucche ha attirato abbastanza attenzione ma mai quanto il vitellino di 10 giorni che ciucciava le scarpe ai bambini, Caterina per tutto il weekend non ha fatto che raccontare a nonni, zii e cugini, che il vitellino gli ha ciucciato le scarpe!
Ah! Dalle mucche altro colpo di genio della maestra Barbara "Bambini tutti qui dietro questa linea che è il muro immaginario, vi ricordate le scale in cortile? Qui c'è un muro immaginario come quello", cioè capito che figata? E io che mi chiedevo com'è che non gli si scapicollavano 20 bambini giù per quelle scale... muro immaginario! Scommetto che se ci provo io a casa come minimo la sento piangere perchè c'ha dato una capata... al muro immaginario... poco fetente... vabbè!
Dopo le mucche è la volta dei cavalli e qui la PiccolaPeste degna figlia di sua madre si è limitata a guardarli da una distanza di sicurezza di un metro, anche metro e mezzo, mentre tutti gli altri gli davano da mangiare... eh che volete fa a noi la bestia grossa intimorisce :)
Comunque ci siamo divertite un sacco e la febbre gli è anche passata!!! Incredibile cosa può fare una giornata all'aria aperta :)



martedì 5 giugno 2012

Spannolinamento #1

Da qualche giorno la PiccolaPeste ha preso il via a fare la pipì nel suo vasino... Non sempre però... E ovviamente non quando glielo chiedo io, ma questo in fin dei conti non è un male, vuol dire che sa benissimo quando gli scappa... In compenso non vuole che gli tolgo il pannolino.
Quando ha finito di fare la pipì gli faccio sempre un sacco di complimenti "Brava!" "Come sei grande!" lei è felice, butta la sua pipì nel water, tira anche l'acqua, la saluta "Ciao pipì! Ci vediamo al mare!" (eh lei è così... romantica! Le cose che lascia o che perde le ritrova tutte al mare...) poi io dico "Adesso mettiamo le mutandine come i grandi!" e lei "No mamma io boglio il pannolone" con una fermezza che spiazza... "Ma io veramente..." "Mamma ti ho detto di no io. Io BOGLIO i' pannolone". Ecco. E io glielo metto... perchè sono una debole...
Ho raccontato questa cosa alla maestra del nido e lei:
"Sì beh ma allora è pronta dai! Sai cosa facciamo glielo leviamo noi qui! Sai con gli altri bambini... è più facile"
"Sarebbe veramente fantastico!!! Cioè io ve la porto con e voi me la ridate senza?"
"Più o meno... però oh che sia chiaro se noi lo togliamo anche te lo devi far sparire!"
"Sì sì come no... non mi pare vero"
"Bene"
Il giorno dopo la porto al nido col pannolone e la va a riprendere il nonno, controllo ha il pannolone: "Babbo... glielo hai rimesso te il pannolone?"
"No. Ce l'aveva."
"Ah... ok..."
Torno al nido il giorno dopo:
"Ehm... senti scusa... Caterina aveva il pannolone ieri sera..."
"Ah si... Non lo abbiamo tolto"
"Ah e perchè?"
"Beh... io c'ho provato, la pipì sul vasino con gli altri fare la fa ma..."
"Ma???"
"Ma poi se gli dico di mettere le mutandine mi guarda con quegli occhioni e mi fa: maetta ti plego io boglio mio pannolone."
"Già"
"Già"
Ecco se cercate il gatto di Shrek lo trovate a casa mia... ha un unico difetto: porta il pannolone.