mercoledì 19 luglio 2017

Oggi andiamo... Cartolina da Firenze

I miei genitori non sono mai stati grandi viaggiatori. Si andava al mare in estate quello sì perché "cambiare aria fa bene alla bambina", che sarei stata poi io. Ma il resto dell’anno lo passavamo nel nostro paesello in montagna o nei dintorni a trovare qualche parente, a sbrigare qualche faccenda, ma sempre in Toscana. Capitava così che qualche volta si andasse a Firenze. A me quei viaggi piacevano molto perché dal finestrino vedevo scorrere la campagna toscana che è uno dei paesaggi, che ancora adesso, mi piace di più. A Firenze non si andava mai per ragioni "culturali" o per attività in cui io mi sarei sentita protagonista, ai miei tempi i bambini facevano i bambini, non c’erano "attività per bambini" o "cose da fare a Firenze con i bambini" c’erano le cose che dovevano fare i grandi e che io figlia dovevo seguire in silenzio possibilmente, la ricompensa poi sarebbe stata un gelato o un pezzo di schiaccia al massimo. Ma era bello così. Perché c’era un momento in quelle gite a Firenze che io adoravo, era il momento in cui prima di tornare a casa si andava in piazzale Michelangelo. Per chi non conosce Firenze, piazzale Michelangelo è un piazzale a cui si accede dai lungarni tramite una scalinata, resta rialzato rispetto alla città ed è un ottimo punto per osservare Firenze, che è meravigliosa, dall’alto. Adesso è di gran moda andare in piazzale Michelangelo a osservare il tramonto, ho visto un video l’altro giorno in cui le gradinate erano piene di gente e addirittura c’era un gruppo che suonava! Ma provate a immaginarvelo nei primi anni ‘80, a parte che il piazzale era un parcheggio, ma poi intorno era anche abbastanza degradato, insomma era una di quelle zone poco turistiche abbastanza vicino al centro, ritrovo dopo il tramonto di coppiette e tossicodipendenti. Però a me e a mio babbo piaceva. Ne subivamo il fascino. E così prima di partire per tornare a casa ci si fermava a "salutare Firenze". Ricordo che c’era sempre un furgoncino di questi con le caramelle, il torrone e i brigidini di Lamporecchio e noi si comprava un cartoccetto di noccioline a volte quelle col guscio a volte quelle glassate con lo zucchero e si mangiavano in silenzio mentre si guardava Firenze colorarsi di arancio e crema mentre il sole spariva sulla nostra giornata di gita. Negli anni fortunatamente il piazzale è stato recuperato e rivalutato e anche i giardini intorno sono tenuti meglio perché è un bellissimo posto e ancora oggi per me è impensabile andare a Firenze e non salutarla da lassù.