martedì 25 settembre 2012

A volte ritornano… Le mamme del parco versione 2.0 e una riflessione


Difficile da credere ma l’incubo di ogni neomamma sono “le altre mamme” e nell’accezione più tipica le cosiddette “mamme del parco”. Quelle persone con cui non avete MAI scambiato una parola ma che per il semplice fatto di essere nano-munite come voi si credono in diritto di attaccare bottone, che attaccare bottone in sé può essere anche piacevole, ma loro attaccano bottone solo per due motivi: il primo, parlare del proprio pargolo elogiandone ogni singolo vagito, il secondo, estorcere informazioni su di voi e sul vostro pargolo in modo da poter fare un confronto da cui uscirete entrambi PERDENTI. Della competizione tra mamme ho parlato un sacco di volte sul mio blog (più su quello vecchio ormai spirato che qui ma insomma…), quello che invece non mi sarei immaginata è che la competizione non accenna a diminuire con l’età, il primo anno di vita sono stata letteralmente bombardata, mi sentivo perennemente sotto un fuoco incrociato, poi ho ricominciato il lavoro, la PiccolaPeste è andata al nido, le visite pediatriche si sono diradate e così ci sono state sempre meno occasioni per essere bersagliata, così avevo dedotto (erroneamente) che forse la competizione tra mamme finiva col primo anno in cui più o meno tutte siamo alla ricerca di conferme e siamo più sensibili a certe frecciatine… ebbene, sbagliavo, la mamma competitiva è competitiva sempre e comunque, sta in agguato e aspetta solo il momento giusto per colpire…
Ieri ho preso un permesso per uscire prima da lavoro e andare a prendere Caterina all’asilo perché volevo farle provare una lezione di “gioco-danza”, una sorta di introduzione alla danza ma che, nel mio immaginario, vedevo come un’occasione per le piccole di ballare, fare ginnastica e stare un po’ insieme. Arriviamo in palestra con ancora il grembiulino addosso e già ci guardano malissimo, noto che alcune bambine dell’età di Caterina sfoggiano già calze rosa o fucsia e body con le maniche a palloncino di tulle in tinta, nonché scarpette da ballo morbide, io gli lascio la tuta e la maglia che aveva all’asilo e mi limito a toglierle le scarpe, primo appunto “ah ma come non hai neanche le calze antiscivolo” mi balla l’occhio ma cerco di rispondere con nonchalance che è la prima volta e che ancora non sappiamo né se gli piacerà né cosa serve, ed ecco che si intromette la mamma di una delle piccole ètoile di cui sopra “Ah lei  lo fa da quando aveva 27 mesi e lo adora! Pensa che quest’estate era D-I-S-P-E-R-A-T-A perché non c’era!” “Eh… Ehm… immagino…” disperata??? Cazzo ha tre anni, solo 7 mesi più di Caterina, ed è disperata se non fa danza? La Peste manco si ricorda con chi ha giocato ieri! Vabbè…i bimbi so strani si sa. Comincia la lezione e la PiccolaPeste è molto concentrata ma ben presto il sonno e la noia, per le lunghe pause dell’insegnante (dovute quasi sempre a qualche mamma che interviene del tipo “Ma gli fai fare questo o quell’esercizio?” “Ma questa è la musica del saggio vero? Sa la mia ha fatto anche il saggio…” “See… Seee… certo”) prendono il sopravvento e Cate cerca di divertirsi a modo suo, dapprima importuna la bimba seduta accanto a lei che non solo non gli risponde ma, giuro, dice queste parole all’insegnante “Maestra Lei mi da noia e poi si è spostata dalla posizione” giuro! Una iena di 4 anni! Finalmente si balla, ma non nel modo in cui la Peste vorrebbe, diciamo che non ama molto i balli di gruppo e le coreografie, lei balla, a modo suo, sempre, qualsiasi canzone in qualsiasi contesto e questo non è da meno, sentendosi limitata e ripresa continuamente viene verso di me e mi guarda con quegli occhioni  e mi fa “mamma, andiamo via” io che, da mamma, mi rendo conto che non si sta divertendo mi accingo a rivestirla… “Ah ma ve ne andate prima della fine della lezione?” “Sì… beh è stanca sapete com’è alla materna il pomeriggio non dormono… non è abituata e…” ed ecco il fuoco incrociato: “Come? Non ha dormito?” “Ma quanti anni ha?” “Ancora non ha 3 anni e sta a scuola anche il pomeriggio?” “Come?? Non L’HAI fatta dormire prima di venire qui?” “Ah io la vado a prendere alle 2 e la metto a letto” “Si… beh… ma io lavoro e…” “ “LAVORI?????” “Ah… lavori…” “Lavora….LEI” “Poverina…” . Ecco più o meno è andata così. Meno male che ormai ho imparato a fregarmene degli altri e a pensare solo al bene della mia piccolina, così l’ho portata via e per un pezzo credo che non ce la riporterò. Forse sarò strana io ma a me vederla ridere, vedere quegli occhioni brillare di gioia, dà molta più soddisfazione di un tutù! E poi mi chiedo: ma è davvero necessario far fare un’attività extrascolastica (chiamiamola così…) a dei bambini così piccoli? Non è forse meglio lasciarli liberi di giocare, di fantasticare, di annoiarsi anche; perché io vedo in giro che c’è sempre più la tendenza a bruciare le tappe, a stimolare continuamente questi bambini, a volere in qualche modo che siano PIU’ dei loro coetanei. Vi chiedo: è una mia impressione?

lunedì 24 settembre 2012

Volevo parlare di vacanze e invece...

Oggi finalmente avevo scaricato le foto della nostra vacanza a Minorca ma... complice il clima che non fa rimpiangere affatto l'estate (so 20°!!! In montagna!!!) e quindi non riesco a esprimere al massimo la mia vena malinconico/autunnale, il fatto che sia ricominciato X-Factor e che della gente che si presenta alle audizioni non si può NON parlare e una nuova trasmissione trash beccata ieri dove Briatore si fa chiamare "boss" e indottrina degli improbabili manager del futuro (ma stiamo scherzando???!!!)... ecco grazie a questo trigono oggi chi passa di qua si becca il post sulla trash-TV, che tra l'altro io odio e amo in un modo perverso ed incomprensibile ai più. Diciamo che in un mondo perfetto vorrei essere una di quelle persone che non hanno la TV, una di quelle che "no io a mia figlia non faccio vedere la TV perchè è diseducativa" cosa che peraltro penso ma che non toglie il fatto che la PiccolaPeste conosca a memoria tutti gli episodi di Pippicalzelunghe e canti le canzoni di Trilli da mattina a sera... Questo è quello che mi piacerebbe, invece non solo la guardo ma ho anche SKY che, se da una parte permette di evitare un certo tipo di televisione, dall'altra offre tutta una serie di canali trash che levate! E' che certi programmi mi attirano come il pandoro con la Nutella che al solo pensiero mi viene da vomitare ma che se poi me lo trovo davanti non resisto, una di queste è X-Factor, le audizioni... Dio! Sono fantastiche! Ma avete idea della gente che si presenta? Alcuni sono dei pazzi, ma pazzi veri eh... altri veri e propri personaggi, la prima cosa che mi viene da pensare è che alcuni sono attori, che li pagano apposta per rendere più interessanti le audizioni sennò veramente non mi capacito! Ma questo non è niente, ieri mentre la peste pisolava giravo i canali così, senza meta e che trovo, questa "perla": The Apprentice, udite udite sottotitolo: chi sarà il nuovo talento italiano del business? Che io non so voi ma di sti tempi talento del business? Ma vedi se riesci a portà a casa la pagnotta vedi! Comunque ci sono due squadre: uomini e donne. E poi c'è lui: The Boss, Briatore in persona, che sveglia sti pori cristi, che sembrano usciti direttamente da Yuppies dei Vanzina tranne che per i vestiti, alle due di notte perchè "il business non dorme mai!" Graaaaande! Insomma li manda al mercato del pesce perchè, obiettivo del reality (almeno per le due puntate che ho visto) è sempre comprare qualcosa per rivenderlo e vai di strategie che manco Gordon Gekko! Ma la cosa migliore del programma è quando il Flavio li raduna alla fine della sfida e fa il cazziatone alla squadra che "non ha raggiunto l'obiettivo", bellissimo... Gente che si piglia delle lisciate! Ma delle lisciate! Ma che volete del resto il mondo del business è una giungla che noi comuni impiegati/operai non possiamo capire...

venerdì 21 settembre 2012

Matrimonio in trasferta e "Cavallino Matto"

Ormai chi mi conosce da un po' lo sa, io vivo in uno stato di perenne ritardo. Così accade che mi ritrovi a postare una foto di Agosto (quella del post precedente...) in pieno Settembre e a dovervi ancora parlare della stupenda vacanza a Minorca fatta a fine Agosto, primi di Settembre (lo farò prestissimo giuro!)...
Con ciò: ve l'avevo detto che lo scorso fine settimana si è sposato un mio carissimo amico? No eh... sono in ritardo come al solito. Comunque sabato avevamo questo matrimonio in trasferta dalle parti di Livorno/Pisa così, complice anche la mia amica Franci, nonchè mamma di Samuele l'amico del cuore di Cate :) pensiamo bene di sfruttare tutto il weekend e portare con noi i due pargoli, con la promessa di passare una domenica al "Cavallino Matto" a Donoratico. Per chi non lo conoscesse il "Cavallino Matto" è questo posto fantastico qui , io non c'ero mai stata ma ne avevo sempre sentito parlare un gran bene... e avevano ragione!!! Siamo rimasti a dir poco entusiasti tutti quanti, dai più piccoli ai più grandi! Come parco giochi non è enorme, anche per questo è adatto ai bimbi piccoli, e a differenza dei parchi giochi più blasonati ha un sacco di giochi per i piccolini, alcuni anche di stampo educativo, come il percorso stradale con i semafori, gli stop e tutto quanto, e un percorso ecologico che viene usato più che altro per le scolaresche per fare educazione ambientale, che non guasta mai, inoltre ci sono due teatri con spettacoli anche in 4D, il classico trenino che fa il giro del parco e un sacco di playground divisi per fasce d'età che vanno dagli scivoli, ai percorsi con le palline. Insomma a noi è piaciuto un sacco, consigliatissimo se siete in zona e volete
passare una giornata di puro divertimento con i vostri nani :).
E ora qualche foto delle due giornate... con info...

Il matrimonio è stato celebrato nella bellissima basilica romanica di San Piero a Grado   , mentre il rinfresco era nel bellissimo parco di Villa Bondi sul lungomare di Marina di Pisa. Nella foto Cate&Prof si rilassano nel parco...










La PiccolaPeste presa dalla danza mentre gli amici dello sposo cantano intonano canti goliardici :)

Alcuni dei giochi del "Cavallino Matto"


 



mercoledì 19 settembre 2012

Come promesso... La mia "foto dell'estate"!

Sto facendo un po' di ordine tra le foto di quest'estate, che è stata densissima di giornate stupende, allegria e sentimenti, proprio come piace a me! E come avevo promesso qui ecco la foto che ci ritrae con i pargoli:

 Peccato che non ho uno scanner perchè avrei decine di foto di noi 4 nel corso degli anni, dai pomeriggi passati in montagna a 12 anni, alle prime vacanze insieme, al campeggio, ai week end passati nelle rispettive "case nuove", ai matrimoni... e adesso eccoci qui, 4 pargoli nel giro di 3 anni! Bimbi che cresceranno a distanza (due di noi abitano a Roma) ma con la certezza di 3 "zie" e 3 "cugini" su cui potrenno contare sempre. Che sentimento stupendo è l'amicizia!

martedì 18 settembre 2012

Se ti abbraccio non aver paura

Quest'estate ho letto un libro che mi ha aperto la mente e il cuore: "Se ti abbraccio non aver paura" di Fulvio Ervas. Era un bel po' di tempo che un libro non mi emozionava tanto, mi sono ritrovata a piangere, a ridere, a provare ansia, frustrazione e gioia come se ne fossi io la protagonista. "Se ti abbraccio non aver paura" parla di un padre e di un figlio, di una malattia, ma soprattutto di viaggi. Viaggi attraverso gli Stati Uniti e poi più in giù, centro america, Brasile, viaggi attraverso noi stessi, sfidando le nostre paure, i nostri timori, dando sfogo ai desideri più reconditi, viaggi attraverso le vite degli altri, così lontane eppure così vicine, a volte più vicine e più comprensibili della vita di nostro figlio. Ma soprattutto io l'ho visto come un viaggio attraverso la vita di un genitore. Dal momento in cui diventiamo genitori veniamo investiti da un carico di responsabilità enorme. Da quel momento siamo soli, soli contro tutti. Contro la società che vuole imporci ciò che è giusto e sbagliato per i nostri figli, soli di fronte ai medici che fin dalla prima ecografia, fin dal primo test vogliono avere voce in capitolo sulle nostre scelte, scelte che riguardano nostro figlio. Soli e responsabili di un'altra vita. Un genitore deve sempre rendere conto delle sue scelte, dei suoi comportamenti, delle sue decisioni, anche se in cuor suo sa cosa è bene e cosa è male per suo figlio, deve comunque motivare la sua posizione e a volte deve convincere anche sè stesso, perchè alla fine i giudici più severi siamo proprio noi. Questo libro mi ha fatto vedere le cose da una prospettiva diversa, non più quella del genitore che lotta per il bene di suo figlio e difende a spada tratta ogni scelta, ma piuttosto quella dell'essere umano che di fronte a tanta responsabilità risponde con l'amore e l'ascolto, saper ascoltare un figlio, i segnali continui che ci manda, capire le sue esigenze ma soprattutto le sue inclinazioni, la personalità, il carattere e accettarlo per come è con tutto l'amore che possiamo, anche se non ci va che sia così, anche se vorremmo che fosse in un altro modo o che si comportasse diversamente, ecco questo fa di noi un genitore, non migliore nè peggiore, semplicemente un genitore.
Questo post partecipa al blogstorming http://genitoricrescono.com/tema-del-mese-genitori-contro-tutti/

mercoledì 12 settembre 2012

Il primo giorno di scuola... (La materna)

Oggi la PiccolaPeste ha varcato la soglia della scuola materna. Dopo essere entrata per un anno dalla porticina laterale del nido, finalmente (per lei... che non vedeva l'ora di andare alla scuola dei grandi!) si è trovata ad affrontare lo stanzone centrale della scuola materna, sì quello in cui ognuno ha il suo armadietto e non più l'appendino e la borsina col disegno dell'animalino corrispondente al bambino, ognuno ha il suo, qui ti devi ricordare dov'è che metti lo zainetto e ogni volta lo devi prendere e rimettere nello stesso posto e già so che perderemo zaino, cambio e asciugamano un giorno sì e l'altro pure... è entrata nello stanzone con le porte delle aule tutte intorno: SEZ. 4 ci hanno detto "Hai capito Cate? La sezione 4 è la tua" "Sì mamma, quattlo". Ha conosciuto quelle che fino a ieri ha chiamato "le maestre nuove" e subito è venuto Leonaddo a prenderla, ha esordito con un "Ciao Cate! Lo sai che siamo in classe insieme!" e subito dopo Samuele "Caterina!!!!! Io sono nella classe vicino alla tua!" e piano piano ho sentito la sua manina che si allentava, il suo occhio che si perdeva lontano, verso il trenino e la casina, verso tutti questi bimbi nuovi e conosciuti, i suoi "amici" come li chiama lei. Ho visto i suoi occhi sorridere, l'ho vista correre via lasciando la mia mano senza guardare indietro. L'ho vista fermarsi, cercarmi con gli occhi, correre da me, darmi un bacino e dire "Ciao mamma! Ola puoi andale a lavo'o... ciao" e dirigersi verso la sua aula dietro alla sua nuova maestra. E per un attimo sono rimasta così, a guardare la mia piccola grande donna, l'unica che riesce sempre a sorprendermi, mentre faceva un altro piccolo passo verso la sua indipendenza.
P.S. Non ho pianto. Un po' per darmi un tono "oh io sono quella la cui figlia va al nido da quando aveva 10 mesi!", un po' perchè c'era Franci, la mamma di Samuele, insieme a me e mi vergognavo, ma avrei tanto voluto farlo :)