lunedì 29 luglio 2013

Pastorale Americana - Philip Roth

Oggi avrei tante cose da scrivere ma prima di tutto vorrei parlare di un libro che ho finito di leggere da una decina di giorni ma che ancora mi rimbalza da un neurone all'altro, l'ho lasciato "decantare" come si direbbe di un buon vino d'annata e nonostante questo ogni volta che ci penso scopro un sapore o un odore che ad un primo assaggio mi era sfuggito, credo sia un libro a cui penserò spesso... comunque, sto parlando di "Pastorale Americana" di Philip Roth. Diciamo che il libro è il classico pugno nello stomaco, di quelli che però ogni tanto ci vogliono, di quelli che "svegliano", che fanno capire le cose, che fanno cambiare "registro". Tanto per cominciare è una saga familiare e io, ormai è noto (vedi Franzen...) adoro le storie incentrate sulle famiglie e le adoro per un motivo particolare, perchè si parte dalla storia di una famiglia per poi unirla, legarla e inserirla in un più ampio contesto, che nel caso specifico di "pastorale americana" è proprio la storia degli Stati Uniti e in particolar modo del "Sogno Americano", dalle più alte vette della realizzazione di un impero dal nulla, alla facciata linda e pulita di una vita senza problemi, al marcio che si nasconde nel profondo della natura umana. Un libro da leggere, indubbiamente.

giovedì 11 luglio 2013

30 settimane

Eh si... 30 settimane sono già trascorse e ormai io e la piccola "coinquilina" ci apprestiamo al rush finale, dicono sia il periodo peggiore, dicono che con il caldo soffrirò... mah! Io per adesso sto abbastanza bene, così bene da aver affrontato due settimane al mare con la PiccolaPeste ed esserne sopravvissuta, abbastanza bene da stare in ufficio ancora con il golfino sulle spalle nelle ore più fresche... per Agosto vedremo, intanto da giovedì prossimo sarò in maternità! E poi avrò tutto il tempo per realizzare quello che in quasi 7 mesi ancora non ho concretizzato e cioè "che da settembre saremo 4!!!". Fa un certo effetto eh?! Intanto tutti si divertono a spaventarmi e a mettermi in guardia, gli ammonimenti si sprecano, i luoghi comuni la fanno da padrone e tutti sono curiosi di sapere Caterina come l'ha presa... Io se c'è una cosa che ho imparato in questi quasi 4 anni di mammitudine è a NON ASCOLTARE NESSUNO e voglio continuare così, forse sarò presuntuosa ma sono fermamente convinta della diversità di ogni individuo, piccolo o grande che sia, e soprattutto della diversità dei rapporti tra individui. Non so se Caterina andrà d'accordo con sua sorella, non so neanche se nel profondo del suo cuore desideri una sorella, o si renda conto di cosa sia una sorella, lei comunque non ne ha mai parlato e anzi a chi gli chiedeva se voleva un fratellino o una sorellina ha sempre risposto candidamente "No". Anche se, di sua sorella sa tutto ciò che deve sapere, sà che si chiamerà Annalisa perchè è lei che ha scelto il nome, sa che nascerà quando ricomincerà la scuola e sa che sarà piccola, molto piccola e delicata (come un "pulcino" come dice sempre lei), sa che all'inizio piangerà, prenderà il latte dalla mamma e farà tanta cacca e pipì e non potrà giocare con lei, ma che poi piano piano crescerà e allora potrà cominciare ad insegnarle "le cose da grandi" come le chiama lei.
Per il resto staremo a vedere, non so bene neanche come la prenderò io figuriamoci lei! L'unica cosa che spero stavolta è di avere un pochina più di lucidità mentale che mi permetta di apprezzare maggiormente i primi mesi, cosa che purtroppo con la PiccolaPeste è stata offuscata da mille paure e insicurezze per lo più indotte da altre persone che stavolta non ascolterò. Lascerò che i commenti e le domande e i consigli non richiesti mi scivolino addosso e farò in modo che rimangano solo quei bellissimi momenti in cui, anche con Caterina, eravamo noi due sole, un microcosmo fatto di odori, di sguardi, di tenerezza e per quanto mi sarà possibile cercherò di far entrare piano piano, se lo vorrà, anche Caterina, per farle provare l'infinita tenerezza che si prova di fronte ad un cucciolo indifeso e l'infinità responsabilità di essere "grandi", ma anche e soprattutto di mostrarle come nasce e cresce l'amore, quello tra genitori e figli ma anche quello tra fratelli e sorelle, di quanto tempo, cura e attenzioni c'è bisogno per un sentimento così. Speriamo di riuscirci.