Da bambina adoravo i libri, li adoravo nel senso che li veneravo proprio, li annusavo, li allisciavo, passavo ore a guardare le illustrazioni a leggere quelle parole difficili, a cercarne il significato nel vocabolario. Da adolescente ero una patita di storie horror, fantasy e di fantascienza ma del resto, chi non lo è a quell’età, la lettura mi portava in un’altra dimensione, quando leggevo staccavo il filo con la realtà e chi s’è visto s’è visto. Durante gli anni dell’università sono stata una lettrice compulsiva, ho letto di tutto (e quando dico di tutto intendo proprio DI TUTTO!) e ovunque, sul treno, in autobus, mentre aspettavo tra una lezione e l’altra, in tenda, in ostello, a casa di amici, ovunque, a volte dopo lezione entravo nella Feltrinelli di Corso Italia a Pisa (chissà se c’è ancora?) e aspettavo lì l’ora di cena, in quel tepore ovattato, leggevo cose veloci, oppure le quarte di copertina, i soldi erano pochi ma se arrivavo a fine mese con qualcosa che avanzava dall’affitto e dalle bollette potete star certi che lo spendevo lì. Poi sono diventata una lettrice "razionale" nel senso che se trovavo un argomento o un autore che mi piaceva finivo per leggere tutto sull’argomento e tutto di quell’autore, ho letto per tipologia, ad esempio autobiografie? Per un anno solo autobiografie; oppure libri di viaggi? Solo libri di viaggi… E così via. Adesso che il tempo per leggere si è ridotto notevolmente sono diventata selettiva. Riesco a capire se un libro mi piacerà quasi al volo, oppure se riesco a capire come andrà a finire il libro o anche semplicemente come si svilupperà la trama dalla quarta di copertina, allora niente evito proprio. A volte mi concedo un classico, a volte seguo un consiglio, raramente resto delusa. Oggi ho ordinato "Purity" di Jonathan Franzen e non vedo l’ora che arrivi e non vedo l’ora di cominciare a leggerlo. Voi che lettori siete? Come operate le vostre scelte? La cosa mi interessa molto.
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