Cate, PiccolaPeste,
terremoto di casa, tu che quando parli tremano i piatti e quando urli spacchi i
bicchieri. Tu che già nella pancia non stavi mai ferma. Tu che appena nata hai
fatto vedere subito tutta la tua energia, tu che non dormivi neanche a sedarti,
che nelle foto hai piedi sempre così sfocati che sembra tu ne abbia quattro. Tu
che a sei mesi hai detto le tue prime parole “mamma e babba” insieme, quasi a
non voler fare torto a nessuno, tu che a 18 mesi facevi delle arringhe che
neanche un pubblico ministero. Tu che non ti fermi neanche con la febbre a 40°,
che non sei stanca neanche dopo aver corso i 400 metri o sciato un intero
pomeriggio. Tu dura e imperturbabile ma tenera e dolce come una frolla al tempo
stesso. Tu che i tuoi 5 anni li hai vissuti intensamente, esaltandoti ed
entusiasmandoti per tutto, a te io auguro che almeno i prossimi 50 siano invasi
dallo stesso entusiasmo e dalla stessa voglia di vivere. Ti auguro di guardare
alla vita sempre con questo stesso stupore, di essere sempre attiva, decisa ma
tenera, di mantenere la tua faccia tosta e la tua curiosità. Ti auguro di
rimanere un fiume in piena, un’energia trascinante. Fai tesoro di tutte le
emozioni, vivile a fondo, come adesso, piangi e ridi tantissimo, fortissimo,
perché ti servirà, perché crescendo ti sarà sempre di più richiesto di
appiattirti, di uniformarti… non farlo mai. Pensa fuori dagli schemi, pensa con
la tua testa, pensa come se avessi sempre 5 anni. Non trattenere il pianto, non
trattenere il riso, non girarti se vedi qualcosa che non va, domandati invece
il perché, sii curiosa, sii generosa e sii sempre te stessa.
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