Difficile da credere ma l’incubo di ogni neomamma sono “le altre mamme” e nell’accezione più tipica le cosiddette “mamme del parco”. Quelle persone con cui non avete MAI scambiato una parola ma che per il semplice fatto di essere nano-munite come voi si credono in diritto di attaccare bottone, che attaccare bottone in sé può essere anche piacevole, ma loro attaccano bottone solo per due motivi: il primo, parlare del proprio pargolo elogiandone ogni singolo vagito, il secondo, estorcere informazioni su di voi e sul vostro pargolo in modo da poter fare un confronto da cui uscirete entrambi PERDENTI. Della competizione tra mamme ho parlato un sacco di volte sul mio blog (più su quello vecchio ormai spirato che qui ma insomma…), quello che invece non mi sarei immaginata è che la competizione non accenna a diminuire con l’età, il primo anno di vita sono stata letteralmente bombardata, mi sentivo perennemente sotto un fuoco incrociato, poi ho ricominciato il lavoro, la PiccolaPeste è andata al nido, le visite pediatriche si sono diradate e così ci sono state sempre meno occasioni per essere bersagliata, così avevo dedotto (erroneamente) che forse la competizione tra mamme finiva col primo anno in cui più o meno tutte siamo alla ricerca di conferme e siamo più sensibili a certe frecciatine… ebbene, sbagliavo, la mamma competitiva è competitiva sempre e comunque, sta in agguato e aspetta solo il momento giusto per colpire…
Ieri ho preso un permesso per uscire prima da lavoro e andare a prendere Caterina all’asilo perché volevo farle provare una lezione di “gioco-danza”, una sorta di introduzione alla danza ma che, nel mio immaginario, vedevo come un’occasione per le piccole di ballare, fare ginnastica e stare un po’ insieme. Arriviamo in palestra con ancora il grembiulino addosso e già ci guardano malissimo, noto che alcune bambine dell’età di Caterina sfoggiano già calze rosa o fucsia e body con le maniche a palloncino di tulle in tinta, nonché scarpette da ballo morbide, io gli lascio la tuta e la maglia che aveva all’asilo e mi limito a toglierle le scarpe, primo appunto “ah ma come non hai neanche le calze antiscivolo” mi balla l’occhio ma cerco di rispondere con nonchalance che è la prima volta e che ancora non sappiamo né se gli piacerà né cosa serve, ed ecco che si intromette la mamma di una delle piccole ètoile di cui sopra “Ah lei lo fa da quando aveva 27 mesi e lo adora! Pensa che quest’estate era D-I-S-P-E-R-A-T-A perché non c’era!” “Eh… Ehm… immagino…” disperata??? Cazzo ha tre anni, solo 7 mesi più di Caterina, ed è disperata se non fa danza? La Peste manco si ricorda con chi ha giocato ieri! Vabbè…i bimbi so strani si sa. Comincia la lezione e la PiccolaPeste è molto concentrata ma ben presto il sonno e la noia, per le lunghe pause dell’insegnante (dovute quasi sempre a qualche mamma che interviene del tipo “Ma gli fai fare questo o quell’esercizio?” “Ma questa è la musica del saggio vero? Sa la mia ha fatto anche il saggio…” “See… Seee… certo”) prendono il sopravvento e Cate cerca di divertirsi a modo suo, dapprima importuna la bimba seduta accanto a lei che non solo non gli risponde ma, giuro, dice queste parole all’insegnante “Maestra Lei mi da noia e poi si è spostata dalla posizione” giuro! Una iena di 4 anni! Finalmente si balla, ma non nel modo in cui la Peste vorrebbe, diciamo che non ama molto i balli di gruppo e le coreografie, lei balla, a modo suo, sempre, qualsiasi canzone in qualsiasi contesto e questo non è da meno, sentendosi limitata e ripresa continuamente viene verso di me e mi guarda con quegli occhioni e mi fa “mamma, andiamo via” io che, da mamma, mi rendo conto che non si sta divertendo mi accingo a rivestirla… “Ah ma ve ne andate prima della fine della lezione?” “Sì… beh è stanca sapete com’è alla materna il pomeriggio non dormono… non è abituata e…” ed ecco il fuoco incrociato: “Come? Non ha dormito?” “Ma quanti anni ha?” “Ancora non ha 3 anni e sta a scuola anche il pomeriggio?” “Come?? Non L’HAI fatta dormire prima di venire qui?” “Ah io la vado a prendere alle 2 e la metto a letto” “Si… beh… ma io lavoro e…” “ “LAVORI?????” “Ah… lavori…” “Lavora….LEI” “Poverina…” . Ecco più o meno è andata così. Meno male che ormai ho imparato a fregarmene degli altri e a pensare solo al bene della mia piccolina, così l’ho portata via e per un pezzo credo che non ce la riporterò. Forse sarò strana io ma a me vederla ridere, vedere quegli occhioni brillare di gioia, dà molta più soddisfazione di un tutù! E poi mi chiedo: ma è davvero necessario far fare un’attività extrascolastica (chiamiamola così…) a dei bambini così piccoli? Non è forse meglio lasciarli liberi di giocare, di fantasticare, di annoiarsi anche; perché io vedo in giro che c’è sempre più la tendenza a bruciare le tappe, a stimolare continuamente questi bambini, a volere in qualche modo che siano PIU’ dei loro coetanei. Vi chiedo: è una mia impressione?
No per niente ho sempre avuro anch'io questa impressione, poi sai anch'io frequentando parchi ho constatato che la situazione è un pò uguale per tutti.
RispondiEliminahai fatto strabene a portarla via quando te l'ha chiesto.anche secondo me è un pò presto,le nostre bimbe hanno più o meno la stessa età e neanche lei reggerebbe un'attività simile.e poi della iena ne vogliamo parlare?e della frase "ha meno di 3 anni e la lasci anche al pomeriggio?", no meglio non aggiungere...concordo con la tua ultima frase meglio lasciarli liberi di giocare e tranquilla che non si annoiano mai a quell'età...
RispondiEliminafrancy
Grazie! Meno male che non sono la sola! A volte anche se sono convinta di cosa è meglio per mia figlia certe "situazioni/persone" hanno il potere di spiazzarmi! Una parola di conforto tra mamme ci sta sempre bene ;)
RispondiEliminascusa se ri-invado il tuo spazio ma se ti va di passare da me ci sono dei premi...
RispondiEliminafrancy
Miei figli hanno pure esagerato...a 6 e 8 anni non hanno mai fatto nessuno sport! Gli ho fatto fare mille lezioni-prova e non c'è mai stato nulla che gli piacesse...Vabbè...quest'anno ci ritento...magari essendo più grandetti apprezzeranno almeno qualcosa...Per ciò che riguarda il parco io ho cercato SEMPRE di andarci con le amiche così con la cerchia chiusa nessun'altra mamma se la tenta! Quando è capitato(raramente) di andare da sola mi sono portata la Nintendo Ds...Panchina e un occhio al gioco ed uno ai bambini e nessuna mi ha rotto le balle!
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