- Mamma ma come fai ad aver avuto tante avventure?
- Semplice... ogni viaggio è un’avventura se lo vivi dall’inizio e non da quando arrivi.
- Ma che significa? MAMMA!!!
- Ok, facciamo un esempio… siamo stati in Sardegna giusto?
- Si
- Con cosa ci siamo andati? La Sardegna è un’isola ricordi? È circondata dal mare…
- Si, si, in nave!
- Beh… per me è stata una bella avventura dormire in nave! Per voi no?
- Siiiiiii !!!! C’era anche il bagno, e i letti a castello!
- Hai visto? Come pirati… abbiamo dormito nella pancia della nave!
- MAMMA!!!!
Non so cosa ricorderanno loro a distanza di anni ma io dell’avventura in Sardegna ricorderò più di tutto lo Stupore.
Non è la prima volta che vado in Sardegna (è la quarta in realtà…) ma ogni volta, ogni volta, riesce a stupirmi con la sua bellezza sfacciata e selvaggia. È un’isola dalle mille sfaccettature, i paesaggi sono così diversi che si ha la sensazione di trovarsi in tanti posti diversi nell’arco di una stessa giornata.
Ma la cosa che più amo della Sardegna e che spero vivamente non cambi mai, è la sua assoluta mancanza di "abbellimenti", non ci sono stabilimenti balneari faraonici né scivoli/tappetielastici/casine bordo mare, né nulla che possa distogliere lo sguardo da una natura prepotente e predominante. È il tipo di mare che amo, un po’ "scomodo" forse ma per me rivitalizzante. Percorrere stradine di campagna strette e a volte sterrate, che profumano di mirto e rosmarino, sentire i campanacci delle capre e poi vederle lì bordo strada che ti guardano curiose (loro!) e poi SBAM! Come un lampo ti si apre davanti una caletta di sabbia fina o di ciottoli, incastonata tra la campagna e gli scogli e quel mare… Oooohhh quel mare! Azzurro, turchese, trasparente. Questo è stupore. Questa è meraviglia. Questa è la nostra Sardegna avventurosa.